La chiesa, che è sorta nel XII secolo tra Riva del Garda ed Arco per volontà del signore arcense Odolrico il Vecchio, era unita nei primi momenti ad un ospedale affidato a frati. Venne consacrata già nel 1194 dal vescovo Corrado di Beseno, e, dopo la morte di Odolrico, la chiesa e l'ospedale vennero direttamente gestite dal vescovato di Trento.[2]
Alcuni affreschi, che risalgono ai secoli XIII e XIV, si trovano nell'abside e nella struttura interna del campanile. Attorno al 1611 venne completamente ristrutturata. Nel 1780 vi fu un primo passaggio di proprietà, e venne incorporata tra i beni della cattedrale di Trento, poi, nel 1848, subentrò famiglia Tonini, che già gestiva la tenuta della chiesa e provvedeva alla sua manutenzione. Poco più di mezzo secolo dopo la chiesa divenne sussidiaria della chiesa parrocchiale di Riva del Garda.[2]
Tutto il complesso subì grossi danni durante il primo conflitto mondiale e non venne subito restaurata, ma per farlo si attese il 1944. Di nuovo nel 1961 ci fu un cambio di proprietà, e fu assegnata alla nuova parrocchia di San Giuseppe Lavoratore.
A partire dal 1979 la chiesa fu oggetto di diversi nuovi interventi. Furono restaurati il tetto, il pavimento in pietra e il primitivo altare antico e gli affreschi interni. Nuovi interventi restaurativi iniziarono nel 2011.[2]
Descrizione
Esterni
La chiesa, edificata in stile romanico, mostra tradizionale orientamento verso est e si trova in località San Tommaso, tra Riva del Garda ed Arco. La facciata a capanna con due spioventi è semplice, con il portale rettangolare incorniciato da elementi lapidei e sormontato da una finestra a lunetta cieca e, in asse, dall'oculostrombato. La torre campanaria si trova a sinistra della struttura.[2]