La chiesa di San Nicolò della Moneta è una chiesa sconsacrata della città di Pavia.
Già menzionata negli estimi del 1250 tra le parrocchie di Porta Marenga, trae il nome dal fatto che si trovava presso la zecca. La parrocchia è menzionata nelle Rationes Decimarum del 1322- 1323, e nelle visite pastorali del 1460 e del 1576, grazie alle quali sappiamo che contava circa 200 parrocchiani. La chiesa fu ricostruita nel 1609 in forme barocche e, nel 1769, disponeva di quattro sacerdoti e tre chierici, ma scarsa era la dotazione patrimoniale dell'ente, solo tre pertiche di fondi agricoli, e la popolazione, 247 anima da comunione nel 1779[1]. Con il piano governativo di riordino delle parrocchie urbane voluto dall'imperatore Giuseppe II nel 1788, la piccola parrocchia fu soppressa e inclusa nella parrocchia del Duomo. L'edificio fu dunque sconsacrato nel 1789 e adibito ad abitazioni e attività commerciali[2][3], pur conservando parte del decoro in cotto della facciata secentesca.
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