Nel XV secolo una frana distrusse la vicina chiesa di San Lazzaro di Montilocco e il 15 settembre del 1556 il cardinale Lorenzo Campeggi unì questa parrocchia a quella di San Michele di Gaggio, che assunse il doppio titolo di San Michele e San Lazzaro, poi cambiato in San Michele e San Nazario[2].
Verso il 1780 la chiesa si rivelò insufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione e, in più, versava in pessime condizioni[1], ma perché la situazione cambiasse si dovette aspettare più di un secolo[1]. Infatti, nel 1889 il campanile subì un intervento di rifacimento[1], mentre nel 1892 fu posta la prima pietra dell'attuale parrocchiale[2][3]; il nuovo edificio, progettato da Vincenzo Brighenti, venne terminato nel 1897[1][3].
Nel 1938 fu posato il pavimento[1] e la chiesa venne decorata nel secondo dopoguerra[2]. Altri lavori di ristrutturazione furono condotti tra il 1990 ed il 1997[2].
Descrizione
Esterno
La facciata della chiesa è a salienti ed è divisa in due registri da una cornice marcapiano[2]; la parte centrale presenta due coppie di paraste binate, mentre quelle laterali solo una coppia ciascuna.
Interno
L'interno si compone di tre navate, ognuna delle quali consta di cinque campate[2]; opere di pregio qui conservate sono la pala che rappresenta la Madonna col Bambino assieme ai santi Michele, Antonio Abate e Nazario, eseguita nel XVII secolo, e gli affreschi della cupola raffiguranti le Quattro apparizioni dell'Arcangelo Michele, realizzati nel XX secolo da Luciano Bettini[3].