«C'è, alle spalle della nostra vita, un abisso di luce, più accecante e incommensurabile di ogni abisso di oscurità; ed è l'abisso della realtà, dell'esistenza, del fatto che le cose veramente sono, e che noi stessi siamo incredibilmente, e talvolta quasi con incredulità, reali.»
Chaucer (Chaucer) è un saggio dello scrittore inglese G. K. Chesterton, pubblicato per la prima volta nel 1932. In esso Chesterton traccia un profilo di Geoffrey Chaucer e della sua opera principale, I racconti di Canterbury, ponendolo in contatto con il contesto della società del tempo e le divise e diverse forze che agitavano l'Inghilterra e l'Europa del XIV secolo.
Con quest'opera Chesterton intende liberare Chaucer dalla fama di scrittore polveroso e obsoleto, che può interessare solo pochi appassionati di antica letteratura, per mostrare invece il suo carattere popolare e spesso più vicino al sentire degli umili che a quello degli intellettuali.
Tutta la scienza, anche la scienza divina, è una sublime storia gialla. Solo che non è impostata per rivelare perché un uomo sia morto, ma il segreto più oscuro del perché egli viva.