Il personale della carriera diplomatica è disciplinato dal DPR del 5 gennaio 1967, n. 18, che ha subito alcune modifiche sostanziali in due occasioni, nel 1998 e nel 2000. La prima riforma, avvenuta con il D.Lgs. 27 febbraio 1998, n. 62, ha riordinato la carriera con alcuni cambiamenti sulla retribuzione durante il servizio in Italia; in seguito alcune modifiche sono avvenute con il D.Lgs. 24 marzo 2000, n. 85, a proposito della nuova classificazione del personale e il suo inquadramento giuridico, in particolare semplificando i gradi della carriera.
Funzioni
La diplomazia costituisce una carriera speciale nell'ambito della pubblica amministrazione, alla quale si accede esclusivamente per concorso. Negli ultimi decenni, l'evoluzione della professione ha permesso ai diplomatici, ed alla Pubblica amministrazione più in generale, di poter usufruire dell'esperienza e della versatilità della professione per supportare altre Amministrazioni dello Stato o aziende private nel migliorare la capacità di proiezione esterna. Normalmente tale attività si realizza attraverso il distacco di un funzionario del Ministero degli esteri, il quale svolge la funzione di consigliere diplomatico.
Carriera
Ammissione: il concorso diplomatico
Alla carriera diplomatica si accede esclusivamente attraverso un concorso pubblico per titoli ed esami, bandito generalmente con scadenza annuale. È richiesta una laurea magistrale in determinate classi di laurea in Scienze Politiche, Giurisprudenza o Economia. I candidati non devono aver superato i 35 anni di età, con alcune eccezioni, devono avere idoneità psico-fisica e devono godere dei diritti politici[1]
. La prova di ammissione consiste in un test a risposta multipla, in cinque prove scritte ed un colloquio orale su uno specifico programma riguardante soprattutto la Storia delle Relazioni Internazionali, il diritto internazionale e dell'Unione europea, la politica economica. È obbligatoria la conoscenza della lingua inglese e di una seconda lingua a scelta tra francese, tedesco e spagnolo.
Progressione nei gradi
La progressione di carriera si sviluppa nei gradi riportati nella seguente tabella, per accedere ai quali sono necessari i requisiti di permanenza in ruolo, di seguito indicati.
Ogni anno il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione pubblica l'annuario statistico [3] nel quale sono contenuti i dati relativi alle attività e alla composizione del personale in servizio.