Insieme al medico Orazio Maria Pagani, sperimentò la sensibilità delle diverse parti del corpo animale.[1]
Nel 1776 fu nominato professore di chirurgia all'Università di Padova, succedendo sulla cattedra a Girolamo Vandelli.
Abile operatore, dotato di solide e aggiornate conoscenze di anatomia e fisiologia, ebbe ampia fama, con pazienti provenienti da tutto il Veneto e anche dall'estero.
Grande didatta, appassionato di oculistica e di medicina legale (negli anni accademici 1779-80, 1785-86, 1787-88 e 1790-91 trattò anche la chirurgia forense) si adoperò presso i riformatori dello Studio di Padova per la creazione di cattedre in tali materie e per la riorganizzazione degli insegnamenti di chirurgia.
Pur essendo stato una delle figure eminenti della chirurgia italiana del Settecento, pubblicò relativamente poco, perché sosteneva che il moltiplicarsi delle pubblicazioni scientifiche danneggiava il progresso della scienza.
Nei suoi lavori scientifici trattò di gangrene, di piaghe , di ferite d'arma da fuoco di oculistica e di "irritabilità", partecipando all'acceso dibattito che la teoria fisiologica di Albrecht von Haller aveva scatenato in tutta Europa. Nei documenti da lui lasciati,conservati all'Accademia di scienze, lettere e arti di Padova, si possono leggere le sue direttive per il medicamento semplice delle ferite, come imparato alla scuola fiorentina, raccomandando il lavaggio con acqua tiepida e il bendaggio con teli puliti, anziché l'uso di pomate e altri liquidi.[1]
Opere
(elenco parziale)
Delle parti insensibili ed irritabili degli animali. Discorso teorico-pratico (in collaborazione con Orazio Maria Pagani, Occhi, Venezia, 1757
Dissertazione medico-chirurgica intorno alla malattia d'un braccio e d'una mano dissecati naturalmente in guisa di mummia, Savioni, Venezia, 1767
Trattato delle malattie dell'occhio (inedito), Padova, 1785
Memoria sopra le gangrene, nella quale si dimostra come sia inutile e dannoso il metodo volgare di cura sì riguardo ai tagli, demolizioni, adustioni ec. come all'uso interno della china, riconosciuta indistintamente come uno specifico in siffatti mali, in Saggi scientifici e letterarj dell'Accademia di Padova, Tomo I, pag. 16-40, Padova, 1786
Memoria sopra l'opinione comune, che non possano guarirsi senza pericolo le piaghe vecchie, e che in alcuni edemi delle gambe non debba farsi uso delle fasciature in Saggi scientifici e letterarj dell'Accademia di Padova, Tomo II, pag. 43-72, Padova, 1789
Ricerche critiche sopra le ferite d'arme a fuoco in Saggi scientifici e letterarj dell'Accademia di Padova, Tomo IV, P.I, Venezia, Bettinelli, 1794
Memoria del Sig. Camillo Bonioli Sopra le Marcie in Saggi scientifici e letterarj dell'Accademia di Padova, Tomo III, P.I, Venezia, Bettinelli, 1794
Sui Getti emorroidarj in Memorie della Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Padova, pp. 1–21, Padova, Zanon Bettoni, 1809
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