Bluesugar

BlueSugar
album in studio
ArtistaZucchero Fornaciari
Pubblicazione5 novembre 1998
Durata51:00
Dischi1
Tracce11
GenereElectric blues[1]
Pop rock[1]
EtichettaPolydor
ProduttoreCorrado Rustici
RegistrazioneAbbey Road Studios (Londra), Windmill Lane RS (Dublino), Capri Digital Studios (Italia)
Certificazioni
Dischi di platinoItalia (bandiera) Italia (10)[2]
(vendite: 1 000 000+)
Svizzera (bandiera) Svizzera[4]
(vendite: 50 000+)
Dischi di diamanteItalia (bandiera) Italia (2)[5]
(vendite: 1 000 000+)
Zucchero Fornaciari - cronologia
Singoli
  1. Blu
    Pubblicato: 25 settembre 1998
  2. Puro amore
    Pubblicato: gennaio 1999
  3. You Make Me Feel Loved
    Pubblicato: aprile 1999
  4. Arcord
    Pubblicato: settembre 1999
  5. White Christmas
    Pubblicato: novembre 1999

BlueSugar è l'ottavo album in studio del cantautore italiano Zucchero Fornaciari, pubblicato il 5 novembre 1998. Fu seguito dal Bluesugar World Tour, che rappresenta, con i suoi 131 concerti, la seconda tournée più lunga del cantante emiliano.

Il disco

Concezione

Album dagli intenti intimistici[6], Bluesugar è una tappa dichiaratamente sperimentale nella carriera di Zucchero. Le sonorità, meno riconducibili al blues quanto piuttosto ad una chiara matrice pop rock, si orientano verso un'influenza anglosassone con incursioni nella musica elettronica, ricercata anche a partire dalla scelta dei musicisti, tra i quali spicca Steve Winwood. I testi, che risultano più scarni, sono stati scritti con l’attitudine ad una maggiore sintesi, ma senza rinunciare ai tratti passionali e sanguigni, marchio di fabbrica del bluesman emiliano. Bluesugar segna anche il consolidamento del sodalizio artistico con Pasquale Panella, noto per le collaborazioni con l'ultimo Battisti e con il quale Zucchero iniziò a cooperare in Miserere.

Canzoni

L'album si apre con la hit estiva You Make Me Feel Loved, il cui testo presenta vari riferimenti alla terra natale di Zucchero, l'Emilia-Romagna. Tra i brani si distingue poi Blu, primo singolo estratto, il cui testo inglese è stato scritto assieme a Bono ed è stato inciso in duetto con Sheryl Crow nell'edizione inglese e con Ilse DeLange nella versione nordica del cd. In Arcord, il cui tema principale è il ricordo, è presente un sample della Canzone della bambina portoghese di Francesco Guccini, eseguita anche dai Nomadi, a testimoniare la dedica di Zucchero al compianto Augusto Daolio. Il disco prosegue con il secondo singolo estratto Puro amore, scritta con le figlie Irene ed Alice, e con due brani con incursioni di musica elettronica, intermezzati dalla simpatica Donkey Tonkey: si tratta di Back 2 U e (Temporaneamente) x sempre tuo. Tra l'intensa ballata Eccetera eccetera e Dopo di noi, riferita alla fine della storia tra Zucchero e la sua ex-moglie, si trova l'onirica canzone parlata Karma, stai kalma, che vede la figlia Irene al debutto di cantante. L'album si chiude con I tempi cambieranno, che affronta il tema dell'amicizia. La versione natalizia presenta l'aggiunta della cover di White Christmas.[7]

Tracce

Testi e musiche di Zucchero, eccetto dove diversamente indicato.

Versione italiana (1998)

  1. You Make Me Feel Loved – 4:00 (musica: Zucchero, L. Rosi, M. Marcolini)
  2. Blu – 5:46 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  3. Arcord – 4:42
  4. Puro amore – 3:29 (testo: Zucchero, Pasquale Panella – musica: Zucchero, Irene Fornaciari, Alice Fornaciari)
  5. Back 2 U – 4:34 (testo: Zucchero, Adelio Cogliati – musica: Zucchero, Giovanni Fare, Luigi Tonet)
  6. Donkey Tonkey – 4:55
  7. (Temporaneamente) x sempre tuo – 4:08
  8. Eccetera eccetera – 5:30 (testo: Pasquale Panella)
  9. Karma, stai kalma (feat. Irene Fornaciari) – 4:44 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  10. Dopo di noi – 4:32
  11. I tempi cambieranno – 4:44

Versione italiana natalizia (1999)

Questa edizione presenta il titolo Bluesugar & White Christmas blu su sfondo bianco.

  1. You Make Me Feel Loved – 4:00 (musica: Zucchero, L. Rosi, M. Marcolini)
  2. Blu – 5:46 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  3. Arcord – 4:42
  4. Puro amore – 3:29 (testo: Zucchero, Pasquale Panella – musica: Zucchero, Irene Fornaciari, Alice Fornaciari)
  5. Back 2 U – 4:34 (testo: Zucchero, Adelio Cogliati – musica: Zucchero, Giovanni Fare, Luigi Tonet)
  6. Donkey Tonkey – 4:55
  7. (Temporaneamente) x sempre tuo – 4:08
  8. Eccetera eccetera – 5:30 (testo: Pasquale Panella)
  9. Karma, stai kalma (feat. Irene Fornaciari) – 4:44 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  10. Dopo di noi – 4:32
  11. I tempi cambieranno – 4:44
  12. White Christmas – 3:35 (Irving Berlin) – Bonus Track edizione natalizia

Versione spagnola

  1. You Make Me Feel Loved – 4:00 (musica: Zucchero, L. Rosi, M. Marcolini)
  2. Blu (Lo Que Sueño) (feat. Rosana) – 5:46 (testo: Zucchero, Rosana)
  3. Arcord – 4:42
  4. Puro amore – 3:29 (testo: Zucchero, Pasquale Panella – musica: Zucchero, Irene Fornaciari, Alice Fornaciari)
  5. Back 2 U – 4:34 (testo: Zucchero, Adelio Cogliati – musica: Zucchero, Giovanni Fare, Luigi Tonet)
  6. Donkey Tonkey – 4:55
  7. (Temporaneamente) x sempre tuo – 4:08
  8. Eccetera eccetera – 5:30 (testo: Pasquale Panella)
  9. Karma, stai kalma (feat. Irene Fornaciari) – 4:44 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  10. Dopo di noi – 4:32
  11. I tempi cambieranno – 4:44
  12. Blu – 5:46 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)

Versione inglese

  1. You Make Me Feel Loved – 4:00 (testo: P. Buchanan – musica: Zucchero, L. Rosi, M. Marcolini)
  2. Blue – 5:46 (testo: Bono)
  3. Thin Air – 5:30 (testo: Zucchero, E. Bazilian)
  4. If Not Tonight – 3:29 (testo: E. Bazilian – musica: Zucchero, Irene Fornaciari, Alice Fornaciari)
  5. Back 2 U – 4:34 (testo: Zucchero, A. Cogliati – musica: Zucchero, G. Fare, L. Tonet)
  6. Donkey Tonkey – 4:55
  7. (Temporaneamente) x sempre tuo – 4:08
  8. More than This – 4:42 (testo: P. Buchanan)
  9. Karma, stai kalma (feat. Irene Fornaciari) – 4:44 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  10. I Wish You Love – 4:32 (testo: Zucchero, P. Buchanan)
  11. I tempi cambieranno – 4:44

Versione svizzera e austriaca

Le versioni svizzera e austriaca sono uguali all'edizione italiana, con l'aggiunta di una traccia n.12 rispettivamente intitolata Personal Dedication e Persönlicher Widmung.

Versione tedesca

  1. You Make Me Feel Loved – 4:00 (testo: P. Buchanan – musica: Zucchero, L. Rosi, M. Marcolini)
  2. Blue – 5:46 (testo: Bono)
  3. Thin Air – 5:30 (testo: Zucchero, E. Bazilian)
  4. If Not Tonight – 3:29 (testo: E. Bazilian – musica: Zucchero, Irene Fornaciari, Alice Fornaciari)
  5. Back 2 U – 4:34 (testo: Zucchero, A. Cogliati – musica: Zucchero, G. Fare, L. Tonet)
  6. Donkey Tonkey – 4:55
  7. (Temporaneamente) x sempre tuo – 4:08
  8. More than This – 4:42 (testo: P. Buchanan)
  9. Karma, stai kalma (feat. Irene Fornaciari) – 4:44 (testo: Zucchero, Pasquale Panella)
  10. I Wish You Love – 4:32 (testo: Zucchero, P. Buchanan)
  11. I tempi cambieranno – 4:44
  12. White Christmas – 3:35 (Irving Berlin)
  13. Diamante (feat. Peter Maffay) (testo: Francesco De Gregori, F. Musker – musica: Zucchero, M. Vergnaghi, M. Saggese)

Versioni a edizione limitata

1998

Una versione a edizione limitata, con copertina differente dall'originale, è stata pubblicata nel 1998.

2016

Il vinile del disco è stato nuovamente pubblicato nel box set ad edizione limitata Studio Vinyl Collection del 2016.

I video musicali

Formazione

Accuse di plagio

In seguito alla pubblicazione dell'album, e del suo singolo Blu, Zucchero è stato accusato di plagio dal collega Michele Pecora. Quest'ultimo, che, in passato, si era avvalso della collaborazione del bluesman reggiano per la composizione del brano Te ne vai, accusò Zucchero di avere copiato la melodia e parte di testo di Era lei, per il suo brano Blu.[8] La vicenda, finita in tribunale, si risolse con la completa assoluzione di Zucchero, Pasquale Panella (coautore del testo del brano) e della casa discografica Universal Music Group.[9] Nonostante ciò, i danni d'immagine che il cantante emiliano ebbe da questa causa si protrassero per anni, anche a causa del servizio televisivo andato in onda a Striscia la notizia in cui Zucchero si vide consegnare il Tapiro d'Oro da Valerio Staffelli e reagì in modo adirato. Anni più tardi, Zucchero ha raccontato nel suo libro autobiografico Il suono della domenica - Il romanzo della mia vita che, nonostante l'assoluzione ("dal punto di vista musicale l'accusa era ridicola, facendo una ricerca sulle scale discendenti e ascendenti il perito dimostrò che ci sono almeno duemila canzoni che possono assomigliare a questa"), nessuno, menchè meno il creatore di Striscia Antonio Ricci, si preoccupò di commentare il grossolano errore.[10]

Successo commerciale

L'album ha raggiunto la vetta della classifica italiana di vendite due settimane dopo la sua pubblicazione, e vi è rimasto per ben otto settimane consecutive a cavallo tra il 1998 e il 1999. L'album ha venduto oltre 1 500 000 copie complessive nel mondo.[11] In Italia ha venduto oltre 1 000 000 di copie durante il primo anno di pubblicazione,[12] di cui la metà durante il primo mese di pubblicazione,[13] e circa 900 000 nei primi quattro mesi.[14] In Francia ha venduto approssimativamente 250 000 copie.[15] Nel primo mese dopo la pubblicazione il disco aveva già venduto 500 000 copie in Italia e altre 200 000 in Europa.[16]

Classifiche

Classifiche settimanali

Classifica (1998) Posizione
massima
Austria[17] 14
Europa[18] 15
Francia[17] 46
Germania[17] 72
Italia[19][20] 1
Svizzera[17] 6

Classifiche di fine anno

Classifica (1998) Posizione
Germania[21] 633
Italia[22] 7
Classifica (1999) Posizione
Europa[23] 99
Italia[24] 25

Note

  1. ^ a b (EN) Bluesugar, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 10 giugno 2013.
  2. ^ Il Festivalbar a Jovanotti, su archiviolastampa.it, La Stampa, 5 settembre 1999. URL consultato il 22 maggio 2015.
  3. ^ hitparade.ch, http://hitparade.ch/search_certifications.asp?search=zucchero.
  4. ^ >[3]
  5. ^ (EN) Collezione privata, Diamond Award (JPG), su facebook.com, Universal Music Group, 1999. URL consultato il 22 settembre 2018.
    «Diamond Award for 1 million copies sold of Zucchero "Bluesugar"»
  6. ^ Zucchero Bluesugar, su debaser.it. URL consultato il 19 settembre 2017.
  7. ^ Zucchero canta ‘White Christmas’ e non si ferma più - ma voleva smettere, su rockol.it. URL consultato il 16 gennaio 2018.
  8. ^ Michele Pecora: «Sono indignato con Zucchero», su rockol.it. URL consultato il 16 marzo 2016.
  9. ^ Zucchero: 'Blu' non è un plagio, su rockol.it. URL consultato il 16 marzo 2016.
  10. ^ Zucchero Fornaciari, Il suono della domenica - Il romanzo della mia vita, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2011.
  11. ^ Almanacco musicale del 5 novembre, su recensiamomusica.com. URL consultato il 24 gennaio 2019.
  12. ^ A Jovanotti il 36esimo Festivalbar: tra gli stranieri vince il 'Mambo n° 5' di Lou Bega, su rockol.it. URL consultato il 30 agosto 2018.
  13. ^ Luca Dondoni, Zucchero:scusate le parolacce, in La Stampa, 1º dicembre 1998. URL consultato l'8 aprile 2019.
  14. ^ Carlo Moretti, La torta di Zucchero è un rave a metà, in la Repubblica, 14 febbraio 1999. URL consultato l'8 aprile 2019.
  15. ^ Zucchero: io canto e celebro un rito, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 24 gennaio 2019.
  16. ^ Zucchero: scusate le parolacce, su archiviolastampa.it. URL consultato il 27 agosto 2020.
  17. ^ a b c d (DE) Blue sugar, su austriancharts.at. URL consultato il 16 agosto 2018.
  18. ^ (EN) European top 100 (PDF), su americanradiohistory.com, Music & Media (pag. 11). URL consultato il 16 agosto 2018.
  19. ^ (EN) Top national sellers (PDF), su worldradiohistory.com, Music & Media (pag. 12). URL consultato il 24 novembre 2020.
  20. ^ Classifica settimanale WK 48 (dal 20.11.1998 al 26.11.1998), su fimi.it, Fimi. URL consultato il 12 luglio 2021.
  21. ^ (EN) The Whole Combined Germany Album Year-End-Chart 1998, su ukmix.org, UK Mix. URL consultato il 1º settembre 2019.
  22. ^ I più venduti del 1998, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 16 agosto 2018.
  23. ^ (EN) European chart top 100 1999 (PDF), su americanradiohistory.com, Music & Media (Pag. 11). URL consultato il 16 agosto 2018.
  24. ^ Classifica annuale 1999, su fimi.it, FIMI. URL consultato il 2 luglio 2021.

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Collegamenti esterni

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