Biblioteche di Roma è la rete delle biblioteche di pubblica lettura gestite da Roma Capitale. Il nome, dotato di un proprio logo, indica l'entità definita come "Sistema delle Biblioteche Centri Culturali del Comune di Roma", costituita con deliberazioni del consiglio comunale n. 23/96 e n. 41/01[1] e gestita dal 1996 in forma di istituzione.[2]
Storia
Origini
Un servizio di biblioteche popolari fu creato a Roma tra il 1920 e il 1921 dalla IX Ripartizione del Governatorato; la biblioteca popolare aveva principalmente finalità assistenziali ed educative; la Biblioteca dell'Orologio presso l'Oratorio dei Filippini di Francesco Borromini rappresentava la Biblioteca Centrale mentre numerose sezioni periferiche erano collocate in edifici scolastici o in locali dell'Istituto Autonomo Case Popolari. Il Governatorato gestiva, oltre alle biblioteche popolari, la Biblioteca Romana e l'Archivio Storico Capitolino. Nel 1941 la dotazione libraria era di 85.000 opere, divise in 27 biblioteche sezionali; nel 1939 gli iscritti erano 7.260, i prestiti 112.724.
La strutturazione della rete
Nel 1972 le funzioni amministrative statali in materia di musei e biblioteche di enti locali venivano trasferite alle Regioni a statuto ordinario,[3] e Francesco Barberi[4] sottolineava l'urgenza di un intervento del Comune di Roma al fine di provvedere alle «esigenze del più vasto pubblico» mediante la creazione di moderne biblioteche di quartiere rivolte alla comunità cittadina con servizi di pubblica lettura "in ambienti confortevoli, periodici di seria attualità, sussidi audiovisivi, salette per ragazzi".[5] Barberi ricordava come tutto ciò fosse a Roma inesistente, fatta eccezione per le Biblioteche Baldini e Rispoli, allora appartenenti all'Ente Nazionale Biblioteche Popolari e Scolastiche (ENBPS). Nel 1978, a seguito dello scioglimento dell'ENBPS - avvenuto, tra gli enti cosiddetti inutili, nel 1977-[6] il Comune di Roma assorbiva anche il patrimonio bibliografico dell'ente, che non aveva subito aggiornamenti dopo il 1964, e le sue sedi, ad eccezione della Biblioteca Antonio Baldini[7].
Le Biblioteche centri culturali nascono a Roma agli inizi degli anni Ottanta del Novecento, quando la nuova amministrazione del Sindaco Giulio Carlo Argan e dell'Assessore alla cultura Renato Nicolini apre in molte Circoscrizioni (gli attuali Municipi) una o più biblioteche. L'impegno che il Comune assumeva nel tentativo di riqualificare tale servizio era arduo:[8] nel 1978 fu approvato un nuovo regolamento che definiva le biblioteche «centri culturali polivalenti, produttori di cultura e di informazione al servizio dei cittadini, mezzi di documentazione sulla vita del territorio, strumenti di decentramento culturale»,[9] organizzate in Sistema Bibliotecario Urbano con un Centro Sistema,[10] gestito da una Commissione. In ogni circoscrizione vengono istituite le Commissioni di gestione delle Biblioteche Centri Culturali (BCC). Si iniziò ad aggiornare il patrimonio librario,[11] e fu assunto personale in parte qualificato, operatori di biblioteca e Cooperative di servizi culturali.[12] Nel 1981, a completamento del decentramento amministrativo, sono «affidate alle circoscrizioni l'istituzione e la gestione complessiva delle BCC, sia per quanto riguarda i servizi biblioteconomici, che per le attività culturali di promozione alla lettura». Infine nell'agosto 1982 vengono introdotti, nella pianta organica del personale e dei servizi, i ruoli di bibliotecario, aiuto bibliotecario, operatore culturale e turistico.
Il mutamento del patrimonio bibliografico avviene dunque nel 1980, con acquisti centralizzati o coordinati; si costituisce un catalogo collettivo a schede delle biblioteche che aderiscono al Sistema, mentre l'automazione di ogni singola collezione verrà avviata nel 1990, inizialmente su sistemi di rete locale Unix; viene costituita la Biblioteca Professionale, l'Emeroteca Centrale, e il Settore Ragazzi centro specializzato, prima all'interno della Biblioteca dell'Orologio, poi presso la Rispoli,[13] infine nel 1987 presso la nuova sede di Palazzetto Specchi in via San Paolo alla Regola, quale Biblioteca Centrale Ragazzi.[14] Nel 1990, le biblioteche del Sistema erano trenta.
Dalla nascita dell'istituzione a oggi
Nel 1996, con la creazione dell'Istituzione, che unificava in sistema le biblioteche, venne adottata una forma di gestione che favorisse un maggiore coordinamento e l'avvio di un processo di rinnovamento e di riqualificazione del servizio e delle sue sedi.[15] Attualmente alla rete, oltre alle biblioteche di Roma Capitale, aderiscono due biblioteche federate[16], le biblioteche degli istituti penitenziari[17] e i Bibliopoint delle scuole.[18]
Il processo di adeguamento dei servizi bibliotecari e la stessa costruzione del Sistema è favorita dal processo di automazione, che inizia nel 1990, e porterà alla creazione del Polo RMB del Servizio bibliotecario nazionale (SBN), alla pubblicazione dell'OPAC (fine anni Novanta), del portale Biblioteche di Roma[19] (anno 2009) e della App BiblioRoma (2013).
Biblioteche di Roma pubblica e archivia registrazioni video delle biblioteche sul canale YouTube di Biblioteche di Roma[20], raccoglie immagini digitali della città nel sito L'Album di Roma, Fotografie private del Novecento[21], e nel sito Roma multietnica[22], gestito dal Servizio Intercultura, è impegnata da molti anni in un progetto di conoscenza e comunicazione con le diverse culture che convivono nel nostro Paese e nella nostra città.
Al 2024, con 42 biblioteche[23], due biblioteche federate, 71 Bibliopoint nelle scuole e 16 biblioteche nelle carceri[24], il sistema offre oltre 50 punti di accesso, dislocati sempre più nelle periferie, entro e oltre il Grande Raccordo Anulare[25]. Le Biblioteche di Roma sono una presenza radicata al centro come nelle periferie, che permette un servizio socio-culturale diffuso anche grazie alla collaborazione con tutti i poli culturali e le numerose realtà associative locali che rendono possibili servizi molto apprezzati come quello del PIM Prestito Interbibliotecario Metropolitano, che conta oltre 130 biblioteche nella rete. Nelle biblioteche sono presenti oltre 60 Circoli di lettura, piccole comunità aperte, dove la lettura condivisa diventa la chiave per conoscere il mondo anche attraverso lo sguardo degli altri, nel confronto e nell’ascolto reciproco.
Il 1º febbraio 2023 è stato nominato il nuovo consiglio di amministrazione del Sistema Biblioteche Centri Culturali di Roma Capitale: la carica di Presidente è affidata a Giovanni Solimine, uno dei massimi esperti di biblioteconomia in Italia e già professore di Biblioteconomia alla Sapienza Università di Roma, mentre i consiglieri sono Chiara Faggiolani, Melania Mazzucco, Paola Livraghi e Gabriele Pedullà[26].
Il patrimonio
Il sistema bibliotecario fornisce ai propri lettori libri di narrativa e saggistica in numerose lingue, materiali di reference (enciclopedie, repertori), quotidiani e periodici, materiali video (DVD), cd musicali e multimediali, ebook e risorse digitali accessibili in prestito digitale o streaming. Il patrimonio documentario oggi conta 1 milione di libri, film, audiolibri e CD, oltre 100.000 e-book e un'edicola digitale con 7.300 giornali e riviste di 90 paesi in 40 lingue diverse.
^L'istituzione è una forma di gestione dei servizi pubblici locali prevista dalla legge 142/1990 (art. 22), poi rinnovata dal Testo Unico degli Enti Locali (art. 114).
^Con il DPR 431 del 4 luglio 1977, l'Ente nazionale biblioteche popolari e scolastiche (E.N.B.P.S.) viene soppresso e messo in liquidazione. Il 'Servizio di pubblica lettura' passa alla competenza regionale con il D.P.R. 616 del 24 luglio 1977; La legge della Regione Lazio, n. 78 del 29 dicembre 1978 declina le modalità attuative dell'art. 47 del D.P.R. n. 616 in merito a biblioteche popolari, centri sociali di educazione permanente, centri di lettura, servizio nazionale di lettura.
^La Biblioteca Baldini passava al neonato Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, e dipende oggi dalla Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d'autore del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
^Le Biblioteche Ritrovate. Viaggio nel Sistema Bibliotecario Comunale, a cura di Stefania Fabri e Maria Ida Gaeta, Roma, Fratelli Palombi, 1990, p. 19
^Dal 1978 al 1988 è responsabile del Centro Sistema bibliotecario lo scrittore Carlo Villa
^Delibera del Consiglio Comunale 5378 del 20, 21 e 22.12.1979
^Legge Provvedimenti per l'occupazione giovanile.del 1º giugno 1977, n. 285 (in Gazz. Uff., 11 giugno, n. 158), e Delibera del Consiglio Comunale 3225 del 7.7.1978
^Nel 1981 il Settore ragazzi organizzava Giralibro, una mostra itinerante del libro per ragazzi.
^La biblioteca centrale per ragazzi. A cura di Stefania Fabri e Maria Ida Gaeta. Roma, F.lli Palombi, 1990.
^La forma di gestione dell'Istituzione prevede un consiglio di amministrazione, un presidente e un direttore, al quale compete la responsabilità gestionale. Presidente: Giovanni Solimine, Direttrice: Mariarosaria Senofonte. I presidenti, in ordine cronologico, sono stati: Tullio De Mauro, Igino Poggiali, Francesco Antonelli, Paola Gaglianone, Paolo Fallai, Vittorio Bo (Commissario); hanno diretto le Biblioteche di Roma: Maurizio Ceresa, Lorenzo Baldacchini, Antonio Calicchia, Maurizio Caminito, Alessandro Massimo Voglino, Silvana Sari, Alessandro Massimo Voglino, Maria Cristina Selloni, Valerio De Nardo.
^Biblioteche di Roma, su www.bibliotechediroma.it. URL consultato il 10 aprile 2024.
^Presentazioni di libri, eventi, incontri, interviste. L'Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali di Roma Capitale rende disponibili online i video realizzati per documentare e promuovere le principali attività culturali organizzate, anche con il supporto di partner, attraverso la sua rete che conta 42 sedi dislocate su tutto il territorio cittadino.
Canale YouTube di Biblioteche di Roma
^Il progetto Album di Roma, intende conservare la memoria storica e l'identità della città di Roma attraverso le fotografie delle raccolte private che vengono messe in comune dai cittadini: immagini di vita quotidiana, di persone all'interno del paesaggio urbano di Roma, di eventi storici
^Roma Multietnica, su Roma Multietnica. URL consultato il 10 aprile 2024.
^Le biblioteche sono: Aldo Fabrizi, Arcipelago Auditorium, Biblioporto, Borghesiana, Casa dei Bimbi, Casa del Parco, Casa della Memoria e della Storia, Casa delle Letterature, Casa delle Traduzioni, Centrale Ragazzi, Colli Portuensi, Collina della Pace, Cornelia, Elsa Morante, Ennio Flaiano, Enzo Tortora, Euclide, Europea, Fabrizio Giovenale, Flaminia, Franco Basaglia, Galline Bianche, Gianni Rodari, Giordano Bruno, Goffredo Mameli, Guglielmo Marconi, Joyce Lussu, Laurentina, Longhena, Nelson Mandela, Penazzato, Pier Paolo Pasolini, Raffaello, Renato Nicolini, Rugantino, Sandro Onofri, Quarticciolo, Tullio De Mauro, Vaccheria Nardi, Valle Aurelia, Villa Leopardi, Villino Corsini.
^In base alla Convenzione stipulata nel 1999 tra Roma Capitale e il Ministero di Grazia e Giustizia, l’Istituzione Sistema Biblioteche gestisce 16 biblioteche all’interno di 5 Istituti Penitenziari: Regina Coeli, Rebibbia Nuovo Complesso, Rebibbia Reclusione, Rebibbia Terza Casa e Rebibbia Femminile. Inoltre, in collaborazione con l’Area educativa degli Istituti, cura la formazione, il tutoraggio e il supporto ai detenuti bibliotecari nella gestione del servizio di catalogazione, prestito e reference all’interno delle carceri, con programmi informatici off-line.
Le detenute e i detenuti possono scegliere tra i 50.000 libri, 1.000 DVD, 3.000 fumetti nelle sedi o fare richiesta di prestito interbibliotecario. Ogni anno accedono al servizio 3.500 persone per un totale di 1.500 prestiti mensili.
I detenuti stranieri possono accedere anche agli scaffali in lingua: romeno, arabo, albanese, cinese, bulgaro, francese, tedesco, inglese, spagnolo, georgiano, ucraino, urdu, indi, bangla, russo e altri.
Inoltre Biblioteche di Roma promuove, attraverso un’associazione di promozione sociale, la gestione di progetti e iniziative finalizzate alla promozione della lettura, alla divulgazione culturale e all’inclusione sociale delle ragazze e dei ragazzi reclusi all’interno dell’Istituto penale minorile di Casal del Marmo.
Associazione italiana biblioteche - Sezione Lazio, I progetti per Roma delle biblioteche centri culturali: atti della giornata di studio, Roma, 5 novembre 1997. A cura di Daniela Minutoli e Giuliana Zagra. Roma, AIB, 1998. ISBN 8878120456
Consumatori di cultura: chi sono e come valutano i servizi gli utenti delle Biblioteche di Roma / [a cura di Comune di Roma, Biblioteche di Roma, Sapienza Università di Roma, Facoltà di Scienze della comunicazione]. Roma, IAG Mengarelli, 2010.
Il diritto di leggere. Le biblioteche comunali romane in carcere. A cura di Luciana Arcuri, Fabio De Grossi, Graziella Scutellà. Roma, Sinnos, 2001.ISBN 8886061633
Caterina Ferri e Stefano Gambari, Biblioteche di immagini tra condivisione e virtualità: lo sviluppo dei sistemi di catalogazione partecipata, in Biblioteche oggi, luglio-agosto 2005, p. 44-60.
Paola Salvatori, Il Governatorato di Roma. L'amministrazione della capitale durante il fascismo. Milano, F. Angeli, 2006.ISBN 8846471679
I servizi bibliotecari a Roma e la riforma delle autonomie locali. Atti del convegno, Roma, 30 maggio 1991, a cura di Fulvio Stacchetti e Letizia Tarantello. Roma, Novegrafie, 1992.
Fabio Severino, Giuseppe Anzera, La social network analysis per la cultura. Il caso Biblioteche di Roma, in Economia della cultura, giugno 2005, p. 273-283.
Fabio Severino, Giuseppe Anzera, La social network analysis sui sistemi bibliotecari: il caso civico romano, in Bollettino AIB, dicembre 2005, p. 439-447.
Fulvio Stacchetti, 40 giorni di bibliobus, in AIB Notizie 2001 (XIII), n.1, p. 5-6.
Fulvio Stacchetti, Biblioteche "per il popolo romano" da Francesco Barberi ai nostri giorni: itinerario cronologico e prospettive di sviluppo, in Francesco Barberi: l'eredità di un bibliotecario del Novecento. Atti del Convegno, Roma, 5-6 giugno 2006 a cura di Lorenzo Baldacchini. Roma, Associazione italiana biblioteche, 2007.ISBN 9788878121706
Fulvio Stacchetti, Per una rete delle biblioteche d'autore a Roma, in Antologia Vieusseux 2008 (XIV), n.41-42, p. 131-136.
Virgilio Testa, Le biblioteche circolanti del Governatorato di Roma, in Il Primo Congresso dell'Associazione dei bibliotecari italiani (Roma, 19-22 ottobre 1931-IX), in Accademie e Biblioteche d'Italia, anno V, n. 3-4, p. 49-50.