Chester Hargis, un posatore di oleodotti, riporta a Los Angeles dal Polo Nord un campione di una strana sostanza rinvenuta durante uno scavo. Si tratta dell'essere alieno Blob, ivi depositato anni prima. Una volta a casa lo mette inizialmente in congelatore, ma, dimenticato fuori il mostro si scongela e comincia a divorare gli esseri viventi, cominciando da una mosca, per proseguire con un gattino, la moglie di Hargis e infine Chester stesso.
Lisa, un'amica, entra proprio mentre Chester viene divorato dal Blob. Fugge, ma, quando cerca di allertare gli altri, nessuno le crede, neppure il suo fidanzato Bobby. Nel frattempo la creatura prende tranquillamente il sopravvento sulla città, divorando un ufficiale di polizia, due hippy, un barbiere e il suo cliente, persone di passaggio, un capo scout, una fattoria piena di galline e un bar pieno di persone.
A un certo punto, Lisa e Bobby si trovano intrappolati all'interno del loro veicolo mentre il Blob cerca di trovare una via per entrarvi. Presi dal panico, avviano accidentalmente l'aria condizionata del mezzo e la creatura si ritira, perché intollerante al freddo.
L'enorme Blob invade una sala da bowling e una pista da pattinaggio, divorando dozzine di persone. Alla fine viene bloccato da Bobby attivando il meccanismo di congelamento della pista da pattinaggio, che congela la creatura. Il cameraman di un'équipe televisiva, inavvertitamente posiziona le luci sul Blob congelato, permettendo così a una piccola porzione di scongelarsi, che scivola verso i piedi dello sceriffo che nel frattempo sta parlando in televisione.
Produzione
Location
Il film è stato girato durante l'estate del 1971 a Diamond Bar e Pomona, in California, entrambe a 30 miglia a est di Los Angeles, e nei loro dintorni. Le scene sulla pista di ghiaccio sono state riprese al Rollerdrome sul Washington Boulevard di Culver City, mentre la scena della festa è stata girata in un loft a Venice, sempre in California.
Così come avvenuto per il film del 1958, per la realizzazione del Blob, sono stati utilizzati vari galloni di silicone rosso essiccato. In altre scene del film del '72 sono inoltre stati impiegati vari altri materiali, come un grande pallone rosso, fogli semi-trasparenti di plastica rossa, un grande cilindro rotante di silicone rosso piazzato davanti alle lenti della cinepresa (cui i fan fanno riferimento come i "Blob-Cam" shot).
In un'intervista rilasciata alla rivista Fangoria, lo sceneggiatore Anthony Harris ha dichiarato che una buona parte delle scene vennero improvvisate sul set ignorando quanto era scritto nel copione.
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Accoglienza
Gli storici del cinema Kim R. Holston e Tom Winchester hanno scritto del film:
(EN)
«Now viewed as a relic of mid- to late-hippiedom ... overall, there's some tension, and some nods to the predecessor.»
(IT)
«Visto ora [Beware! The Blob] appare come una reliquia della tarda era hippie... nel complesso c'è un po' di tensione e qualche riferimento al predecessore.»
(Kim R. Holston e Tom Winchester Science Fiction, Fantasy and Horror Film Sequels, Series and Remakes: An Illustrated Filmography[1])