La bellbergite si rinviene in aggregati subparalleli intercresciuti o più raramente in piccoli cristalli a forma di bipiramide esagonale.
Origine e giacitura
La bellbergite si è formata nelle zone di contatto ibridizzate fra le xenoliti ricche di calcio e la leucite tefritica. Le cavità nella zona ibridizzata sono foderate di cristalli di sanidino, clinopirosseno e pirrotite alterata sulla quale si sono depositate la bellbergite e sfere di thomsonite seguite da ciuffi di ettringite.
Note
^(EN) J.L. Jambor, Roberts A.C., Puziewicz J, New mineral names (PDF), in American Mineralogist, vol. 79, 1994, pp. 570-574. URL consultato il 23 agosto 2012.