La stagione 1968 dei Baltimore Colts è stata la 16ª della franchigia nella National Football League.[1] Guidata dall'allenatore al sesto anno Don Shula, la squadra concluse la stagione regolare con un record di 13 vittorie e una sconfitta, vincendo il titolo della Coastal division. Il quarterback titolare per tutta la stagione fu Earl Morrall, che sostituì l'infortunato Johnny Unitas, venendo premiato come MVP della NFL.
Nel primo turno di playoff i Colts batterono i Minnesota Vikings e nella finale del campionato NFL i Cleveland Browns. Baltimore, considerata "la migliore squadra nella storia del football professionistico, nel Super Bowl III era data per favoritissima contro i New York Jets guidati dal quarterback Joe Namath. Le principali agenzie di scommesse davano i Colts favoriti tra i 17 e i 21 punti.[2][3][4] Prima della partita, l'ex stella e allenatore della NFL Norm Van Brocklin ridicolizzò la AFL, affermando: "Questa sarà la prima partita di Namath nel football professionistico." Tre giorni prima della gara, Namath, mentre veniva intervistato a Miami rispose dicendo: "Vinceremo domenica. Ve lo garantisco."[4][5][6] I Jets batterono i Colts 16–7 in una delle più grandi sorprese della storia degli sport professionistici nordamericani.
Il primo ruolo è il principale mentre gli eventuali successivi indicano i ruoli secondari.
(IR) sta per Injured Reserve ed indica la lista ristretta per un solo giocatore infortunato che può tornare ad allenarsi dopo la settimana 6 e a rientrare in prima squadra dopo che questa ha giocato 8 partite.
(NF-Inj.) / (NF-Ill.) stanno rispettivamente per Non-Football Injured e Non-Football Illness ed indicano le liste dove viene inserito un giocatore che ha un infortunio o una malattia non dipendente dal football americano.
(PUP) sta per Physically Unable to Perform ed indica la lista dove viene inserito un giocatore mentre è in attesa di recuperare la condizione fisica. Nella stagione regolare dopo la sesta partita giocata dalla propria squadra, il giocatore ha tempo tre settimane per riprendere ad allenarsi, più tre settimane aggiuntive dal suo rientro agli allenamenti per rientrare in prima squadra.