L'assedio di Esztergom venne posto dal 25 luglio al 10 agosto 1543, quando l'imperatore Ottomano Solimano il Magnifico assediò la città di Esztergom in quella che è oggi l'Ungheria. La città venne espugnata dagli ottomani dopo due settimane di assedio.[1]
L'assedio era parte della lotta tra gli Asburgo e gli Ottomani dopo la morte del sovrano d'Ungheria, John Zápolya, il 20 luglio 1540.[2] Fu parte dell'"epoca delle guerre dei castelli" nella storia d'Ungheria.[3] Solimano aveva conquistato le città di Buda e Pest nel 1541, ottenendo il controllo sull'Ungheria centrale.[4] La provincia (Beylerbeylik) di Buda venne creata in questa occasione.[2]
Nell'ambito dell'alleanza franco-ottomana, vennero fornite delle truppe francesi per l'attuazione di questa campagna ottomana in Ungheria: una unità di artiglieria francese vennero spedite nel 1543-1544 e aggregate all'esercito ottomano.[5][6][7] Nel frattempo, nel Mediterraneo, Solimano aveva inviato l'ammiraglio Hayreddin Barbarossa tper cooperare con i francesi all'assedio di Nizza.[2]
L'assedio seguiva il tentativo fallito da Ferdinando I d'Austria di riconquistare Buda nel 1542,[8] a cui sarebbe seguita, a sua volta, la cattura della città dell'incoronazione ungherese Székesfehérvár nel mese di settembre 1543.[1] Altre città conquistate nel corso di questa campagna furono Siklós e Seghedino allo scopo di proteggere meglio Buda.[8] Tuttavia, Solimano si astenne dallo spostare ulteriormente le truppe a Vienna, a quanto pare perché non aveva notizie delle campagne dei suoi alleati francesi in Europa occidentale e nel Mediterraneo.[9]
Dopo il successo della campagna ottomana, venne firmata una prima tregua di un anno con Carlo V nel 1545, per il tramite di Francesco I di Francia. Solimano era interessato a porre fine alle ostilità, visto che aveva una campagna in corso in Persia e la guerra ottomano-safavide.[2] Due anni dopo, Ferdinando e Carlo V riconobbero il totale controllo ottomano dell'Ungheria con la tregua di Adrianopoli,[10] e Ferdinando accettò di pagare un tributo annuo di 30 000 fiorini d'oro per i loro possedimenti nel nord-ovest dell'Ungheria.[2][8]
A seguito di queste conquiste, l'Ungheria centrale rimase sotto il controllo degli ottomani fino al 1686.