Proveniente da una ricca famiglia di industriali, studiò a Pisa, per poi seguire i corsi dell'Accademia di belle arti di Firenze con Mariano Falcini.
Prese parte ai moti risorgimentali del 1849 e del 1859, mentre nel 1861 ottenne il primo posto al concorso internazionale per il nuovo museo archeologico di Atene.
Nel 1874 fu nominato cavaliere della Corona d'Italia; in seguito divenne socio corrispondente del Collegio dei professori delle accademie di Firenze e Bologna.
Tra il 1867 e il 1872 fu membro delle commissioni tecniche per definire l'ubicazione dei magazzini generali del porto di Livorno.
Nel 1883 partecipò al concorso per la realizzazione del Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II di Roma, classificandosi tra i migliori e vincendo la medaglia d'argento.
Cessò la propria attività nel 1897 a causa di un problema alla vista.
Bibliografia
G. Piombanti, Guida storica ed artistica della città e dei contorni di Livorno, Livorno 1873.
C. Cresti, L. Zangheri, Architetti e ingegneri nella Toscana dell'Ottocento, Firenze 1978.
I. Monterisi, In margine alle cronache del Vigo sul tribunale di Livorno: l'acquisto dell'Episcopio e l'attribuzione del progetto della Corte d'Assise all'architetto Arturo Conti, in "Studi Livornesi", vol. VII, 1992, pp. 167-172.