A Eton, Lord Ampthill iniziò a praticare canottaggio, divenendo capitano delle barche nel 1887 e nel 1888; prese parte al Ladies' Challenge Plate durante il Henley Royal Regatta nel 1886, nel 1887 e nel 1888. Nel 1889 ha corso sia la Grand Challenge Cup che il Silver Goblets, perdendo nella finale di quest'ultimo di misura contro Cambridge, in una gara descritta come "Una delle gare migliori e più vicine mai viste".[4] Nel 1890 gareggiò di nuovo in entrambi gli eventi, questa volta sotto i colori del New College di Oxford, e raccolse la sua prima medaglia Henley, remando con Guy Nickalls nel Silver Goblets. Gareggiò per tre volte contro Cambridge nella Boat Race (1889-1891), vincendo due volte. Nel 1891, correndo questa volta nella categoria Leander, Lord Ampthill fece parte dell'equipaggio che vinse la Grand Challenge Cup, stabilendo un nuovo record, e vinse nuovamente la Goblets, sempre con Guy Nickalls.[5] Fu presidente sia dell'Oxford University Boat Club che dell'Oxford Union nel 1891. Dopo il periodo scolastico, remò per un breve periodo per il Leander Club, quindi si trasferì al London Rowing Club, diventando presidente del club nel 1893, carica che mantenne fino alla morte. Lord Ampthill fu eletto Steward della Henley Royal Regatta nel 1896, ruolo che ricoprì fino al 1900 e poi di nuovo dal 1910 al 1927.[6]
Nel 1894, all'età di 25 anni, fu nominato membro fondatore del Comitato Olimpico Internazionale da Pierre de Coubertin; fu uno dei due rappresentanti del Regno Unito, insieme a Charles Herbert.[7] È possibile che questa nomina fosse un'idea dell'ultimo periodo, dal momento che Lord Ampthill è l'unico dei membri fondatori a non apparire nel programma del Congresso della Sorbona del 1894; ciò probabilmente è dovuto al fatto che de Coubertin sentiva di aver bisogno di eleggere qualcuno con più credenziali sociali rispetto a Herbert per rappresentare la Gran Bretagna.[5] Sebbene avesse accettato di prestare il suo nome al progetto olimpico, Ampthill non partecipò a nessun evento olimpico e si dimise dal CIO nel 1897, quattro mesi prima del II Congresso Olimpico.[5][8]
Lord Ampthill morì di polmonite il 7 luglio 1935, un giorno prima di Guy Nickalls, per cui il The Times scrisse il seguente epitaffio:
(EN)
«Oarsmen they lived, and silver goblets mark The well-timed prowess of their trusty blades: In death their rhythm kept, they now embark To row their long last course among the Shades.»
(IT)
«I rematori vivevano, e i calici d'argento segnano l'abilità tempestiva delle loro fidate lame: nella morte mantengono il loro ritmo, ora si imbarcano per remare nella loro lunga ultima corsa tra le Ombre.»
^(EN) Richard Burnell, Henley Royal Regatta, a celebration of 150 years, 1989, p. 213.
^(FR) Les travaux du congrès, in Bulletin du Comité International des Jeux Olympiques, n. 1, Parigi, Revue Olympique, luglio 1894, pp. 1-4, ISBN non esistente.
^(EN) Volker Kluge, The Rebels of 1894 and a Visionary Activist (PDF), in Journal of Olympic History, vol. 27, n. 1, International Society of Olympic Historians, 2019, pp. 4-21. URL consultato l'11 settembre 2021.
^(EN) No. 27260, in The London Gazette, Londra, 28 dicembre 1900, p. 8754. URL consultato il 18 settembre 2021.
^(EN) No. 28272, in The London Gazette, 20 luglio 1909, p. 5541. URL consultato il 18 settembre 2021.
^(EN) Representative British Freemasons, 2003, pp. 12–13, ISBN978-0766135895.
^(EN) Katherine Prior, Russell, (Arthur) Oliver Villiers, second Baron Ampthill (1869–1935), in xford Dictionary of National Biography, Oxford University Press, gennaio 2008.
(EN) The Biographies of All IOC Members, in Journal of Olympic History, vol. 17, n. 1, International Society of Olympic Historians, marzo 2009, pp. 56-57.
(EN) M. N. Das, India Under Morley and Minto, Taylor & Francis, 2017, ISBN1351968890.
(FR) Pierre de Coubertin, Une Campagne de vingt-et-un ans (1887-1908), Parigi, Librairie de l'Education physique, 1909, ISBN non esistente.
(EN) David Miller, The Official History of the Olympic Games and the IOC – Part I: The Early Years (1894–1936), Mainstream Publishing, 2012, ISBN178057505X.