Dopo aver trascorso quattro anni tra le serie minori italiane, con le maglie di Crevalcore ed Urbino, venne notato dall'inglese William Garbutt, allenatore del Napoli di quei tempi, in una partita del 1934 proponendogli di fare un provino per il Napoli, che venne superato. Arnaldo ebbe l'occasione di giocare con continuità solo dopo il ritiro dell'estremo difensore Giuseppe Cavanna. Con il Napoli giocò dodici campionati dal 1934 al 1948 e fu il capitano negli ultimi 8. Giocò complessivamente 227 partite (195 in Serie A e 32 in Serie B) ed è tra i portieri del Napoli rimasti imbattuti più a lungo, con circa 800 minuti d'inviolabilità della porta.[4]
Dalla 2ª giornata (Bari-Napoli 1-2) alla 12ª giornata (Napoli-Siena 6-1) della fase preliminare (Centro-Sud) del campionato 1945-1946 mantenne la porta napoletana inviolata per 800 minuti.[5]
Allenatore
Dopo un'esperienza al Parma, in sostituzione di Bruno Dazzi nella stagione 1963-1964, in cui la squadra rischiò la retrocessione nell'allora Serie C salvandosi per un punto[6], proseguì la carriera di allenatore all'Internapoli nella stagione 1967-1968[7]: la sua esperienza nella squadra napoletana fu alquanto tribolata, dopo averla portata alla promozione nell'allora Serie C[8], culminando nell'esonero a metà gennaio 1968, dopo essere stato in un primo momento riconfermato, con la squadra alla decima posizione in classifica[9]. Allenò poi il Sora nella stagione 1968-1969, in Serie D[10].