Nato a Napoli nel 1917, si arruolò nell'esercito come volontario. L'armistizio dell'8 settembre 1943 lo sorprese nella regione croata, dove fu fatto prigioniero dell'esercito tedesco e deportato in un campo di concentramento, dal quale riuscì a fuggire pochi giorni prima della fine della guerra.
Tornato a Napoli, nel 1947 sposò una giovane dalla quale poi si separò nel 1970. Fu introdotto nel mondo artistico grazie a un agente di spettacolo che ne seguì da allora in poi la carriera, iniziata a metà degli anni sessanta con piccole partecipazioni a sceneggiati televisivi.
A partire dall'inizio degli anni settanta, Armando Brancia ha preso parte a diversi film: nel 1972 fu selezionato dal regista Federico Fellini per il film Amarcord, uscito nelle sale alla fine del 1973, nel quale ricoprì il ruolo di Aurelio Biondi, il padre di Titta.