Anversois (1807)

Anversois
Descrizione generale
Tipovascello a due ponti
ClasseTéméraire
ProprietàMarine impériale
Ordine24 aprile 1804
CantiereArsenale di Anversa
Impostazionemaggio 1803
Varo7 giugno 1807
Entrata in servizio1807
Radiazione1818
Destino finaledemolito nel 1819.
Caratteristiche generali
Dislocamento2966
Stazza lorda5200 tsl
Lunghezza55,87 m
Larghezza14,9 m
Pescaggio7,26 m
PropulsioneVela (2.485 m²)
Equipaggio693
Armamento
ArmamentoArtiglieria:
  • 28 cannoni da 36 libbre nel ponte inferiore
  • 30 cannoni da 24 libbre nel ponte medio
  • 16 cannoni da 8 libbre (sul castello di prua e sul cassero)
  • 4 carronate da 36 libbre
Note
dati tratti da Three Decks[1]
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Lo Anversois era un vascello di linea francese da 74 cannoni appartenente alla classe Téméraire, in servizio tra il 1807 e il 1818.[2]

Storia

La costruzione del vascello da 74 cannoni Anversois, appartenente alla Classe Téméraire progettata da Jacques Noël Sané, fu ordinata presso l'arsenale di Anversa il 24 aprile 1804.[1] Essa una delle navi costruite nei vari cantieri navali catturati dal Primo Impero francese nei Paesi Bassi e in Italia nell'ambito di un programma accelerato per rimpinguare le fila della Marina francese. L'unità fu impostata nel maggio 1803, varata il 7 giugno 1807, entrando in servizio l'11 luglio di quell'anno.[1][3] Il 9 luglio 1807 salpò da Anversa per raggiungere Vlissingen il giorno 11, entrando in bacino di carenaggio il giorno 19.[3] Nel 1808 ne assunse il comando il capitano di vascello Éléonore Jean Nicolas Soleil, e nel marzo 1814 tornò ad Anversa da Ruppel.[3] Prese parte alla difesa della città di Anversa, attaccando i forti "Frederick Henry" il 21 marzo e "Lacroix" il giorno successivo.[3] Dopo la restaurazione dei Borboni fu rinominata Éole riprendendo il suo vecchio nome durante i Cento giorni di Napoleone Bonaparte.[3] Nel 1815 riprese il nome di Éole.[3] Nel 1818 si trovava a Brest dove si scoprì che era in condizioni così pessime che non poteva più prendere il mare per essere utilizzato neanche come nave mercantile.[3] Fu considerato di trasferirlo a Lorient per essere utilizzato come pontone, ma vi fu mandato il Duguesclin, e lo Éole venne demolito l'anno successivo.[3]

Note

Fonti

  1. ^ a b c Three Decks.
  2. ^ Troisponts.
  3. ^ a b c d e f g h Roche 2005, p. 44.

Bibliografia

  • (FR) Alain Demerliac, La Marine de la Restauration et du Louis-Phillipe 1er: Nomenclature des Navires Français de 1815 à 1848, Nice, Éditions Ancre, 2004, ISBN 2-906381-23-3.
  • (FR) Jean-Michel Roche, Dictionnaire des bâtiments de la flotte de guerre française de Colbert à nos jours 1671-1870, éditions LTP, 2005, ISBN 978-2-9525917-0-6.
  • (EN) Rif Winfield e Stephen S. Roberts, French Warships in the Age of Sail 1786 - 1861: Design Construction, Careers and Fates, Seaforth, 2015, ISBN 978-1-84832-204-2.

Collegamenti esterni

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