Nel 1155 venne eletto vicario imperiale di Urbino dall'imperatore Federico I Barbarossa.[1] Dalla divisione dei beni paterni con gli altri due fratelli Guido e Galeazzo, egli ricevette Montecopiolo[1], al quale aggiunse San Leo.[1] Probabilmente divenne signore del Montefeltro grazie ai privilegi imperiali.[1]
Compare per la prima volta solo in alcune genealogie scritte negli anni in cui vissero il conte Antonio II da Montefeltro e suo figlio Guidantonio. L'intento degli estensori di queste genealogie è chiaro: elogiare la figura dei loro signori creando il mito di un avo omonimo capostipite della casata.[senza fonte]
Infatti prima del conte Antonio II non compare alcun Antonio tra i Montefeltro documentati, segno evidente che non era un nome della casata. Ma dopo questo Antonio, per tutto il XV secolo gli Antonio saranno almeno due, e vi saranno un Guidantonio ed un Oddantonio.
Tutto ciò dovrebbe portare alla eliminazione del fantomatico Antonio quale capostipite della casata, ma ancora oggi la leggenda chiaramente falsa viene perpetuata.