Antonio Carminati, architetto e pittore, nasce a Trezzo sull'Adda dai maestri elementari Angelo Vincenzo e da Gabriella Gaetana Pirola. Nel 1909 accede alla Regia Accademia di Belle Arti di Brera, che frequenta con profitto insieme a Giovanni Muzio, Enzo Morelli, Guido Tallone, Luigi Maria Caneva e Antonio Sant'Elia (di cui conserva per tutta la vita alcuni disegni originali).
Dal 1927 svolge attività professionale a Milano, aderendo dal 1931 al razionalismo, spesso in raggruppamento con altri importanti studi.
Muore a Milano nel 1970.
La professione e le opere
Con Giuseppe Terragni e Giuseppe Mazzoleni collabora al progetto della Casa del Fascio di Lissone.
Nel 1937 Cattaneo, con Terragni e Lingeri, partecipa al concorso per il Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi nel quadro dell'E.42 presentando un edificio modernissimo che documenta la sua distanza dal monumentalismo dilagante in quell'epoca[1].
Casa e negozio Ronchi tra via Cavour e piazza Nazionale a Trezzo sull'Adda (1930)
Ampliamento e esedra del cimitero comunale di Trezzo sull'Adda (1932-1933) (collab. ing. Ernesto Saliva)
Allestimento dell’atrio, dell’impluvio, del giardino interno e dello scalone d’onore del Palazzo dell'Arte alla V Triennale di Arti Decorative (1933), con Angelo Bordoni e il pittore Mario Sironi
Edificio per abitazioni in via Fatebenefratelli 10 a Milano (1949), con Carlo De Carli
Edificio per abitazioni e uffici in via dei Giardini 7 a Milano (1949), con Carlo De Carli (collab. ing. Ernesto Saliva)
Residenza poligonale in via dei Giardini 16 a Milano (già Villa Santo Versace), (1953-1954), con Carlo De Carli
Teatro Sant'Erasmo in piazza Sant'Erasmo a Milano (1953-1954), con Carlo De Carli (ricavato nell'interrato del palazzo di via dei Giardini 7 e demolito nel 1969)
Studi e progetti non realizzati
Concorsi
1928, Torri gemelle in piazza Duomo nel concorso per il Piano Regolatore di Milano, redatto dallo studio “X-Y-Z” (costituito da A. Bordoni, L.M. Caneva e A. Carminati)
1934-1935, Concorso per la Torre Littoria da erigersi in piazza Duomo a Milano, con l’ing. Ernesto Saliva, Giuseppe Mazzoleni e Mario Faravelli