Corse il Palio di Siena per 21 volte, vincendo in 5 occasioni: la prima il 17 agosto 1873 per la Chiocciola, l'ultima il 17 agosto 1876 per il Bruco. Così lo descrisse Wolfgang Helbig, dopo aver assistito al Palio vinto il 16 agosto 1874[2]:
«È un uomo di circa trent'anni, di statura bassa, ma proporzionata. La sua fisionomia generalmente regolare mostra una fronte larga e bassa, occhi scuri e penetranti, baffi e pizzo neri, ed il suo colorito rosso-brunastro pare accenni che egli, come generalmente i vincitori dai più antichi tempi fino ai presenti, non sia nemico dei doni di Bacco.»
Girocche visse il suo periodo di maggior successo tra il 1873 ed il 1876, anno del suo personale "cappotto": vinse infatti 5 volte su 8 Palii corsi, sempre per una Contrada differente. Vinse anche un Palio "alla romana"[3] considerato però non ufficiale, corso il 17 agosto 1874 nel piazzale interno della Fortezza di Santa Barbara.
L'ultima presenza in Piazza di Girocche è datata 2 luglio 1877, e coincide con il Palio prima sospeso e poi annullato e non assegnato. Accadde infatti che tutti i fantini al canape caddero, avendolo trovato teso al momento della partenza. Tutti si rialzarono, fatta eccezione per Girocche, il quale rimase immobile sul tufo senza dare segni di vita. La verità era però un'altra: Girocche era in preda ad una enorme sbornia che gli impediva di montare a cavallo. Fu pertanto squalificato per due anni, e la relazione dell'epoca ne spiega i motivi[4]:
«[...] il fantino della contrada della Lupa caduto da cavallo alla mossa, gettò lo spavento e la costernazione in molti spettatori che lo credevano morto o gravemente ferito, mentre che effettivamente non aveva riportato che alcuna lesione ed era in stato di ubriachezza eccessiva che lo impediva di reggersi in piedi e gli aveva tolto i sensi.»
Scontata la squalifica, avrebbe dovuto correre il 17 agosto 1879 per il Drago: cadde però dopo la terza mossa non valida, e venne portato in ospedale.
Presenze al Palio di Siena
Le vittorie sono evidenziate ed indicate in neretto.
^Il "Palio alla romana" consisteva nel far correre 9 (oppure 12) contrade divise in tre batterie da 3 (oppure da 4) ciascuna, a eliminazione diretta. Le vincenti delle batterie disputavano la "finale" e la contrada vincente si aggiudicava il Palio.