Amos Cassioli nacque da Domenico, proprietario di una piccola caffetteria, e Assunta Mazzoni. Lo zio Ottavio Cassioli, organista ad Arezzo, avrebbe voluto che facesse il prete. La morte del padre impose che abbandonasse gli studi per trovare un lavoro ad Asciano. Dotato nel disegno, fu grazie ad alcuni privati ed ai monaci di Monte Oliveto Maggiore che poté riprendere gli studi entrando nel 1850 all'accademia di belle arti di Siena diretta da Luigi Mussini[1]. Successivamente Cassioli, tra il 1856 e il 1860, ebbe l'opportunità di soggiornare a Roma grazie ad una borsa di studio assegnatagli dal Granduca di ToscanaFerdinando IV. A Roma frequentò alcuni giovani artisti tra cui Edgar Degas e Jean-Jacques Henner.
Sul finire del 1860 si trasferì a Firenze, che divenne la sua definitiva dimora anche se continuò a mantenere continui rapporti con Siena. Nel 1865 nacque a Firenze suo figlio Giuseppe.
Tra le altre opere ricordiamo Cino e Selvaggia (1864, Siena, Pie Disposizioni), Lorenzo de' Medici e Galeazzo Sforza (1868, Siena, Collezione Chigi Lucarini Saracini, bozzetto Firenze, Collezione privata), Cattive nuove (1875-77), Paggio del XVI secolo (1876), La Madonna del Pensiero (1876), Il pavone (1876, Firenze, Collezione privata), David Rizio e Maria Stuarda (1877), Allegoria della notte (1885, Firenze, Collezione privata), L'attesa (1885, Vicenza, Collezione Banca Intesa) Avanti il duello (1885-1887, Firenze, Collezione privata), Don Chisciotte (1889), L'offerta a Venere (1891, Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti, bozzetto Firenze, Collezione privata), Donne che giocano a biliardo (Milano, Fondazione Piceni).
Notevole fu anche la produzione di quadri a soggetto "classico", molti dei quali raccolti nel 1991 grazie ad un importante lascito, nel Museo Cassioli di Asciano.
A. Cassioli, Raccolta graduale di dodici teste ad uso delle scuole, Soc. Edit. dei Ricordi di Architettura, Firenze 1892
P. Ferrigni, Amos Cassioli pittore, 1832-1891. Cenno biografico, Tip. Salesiana, Firenze 1927
G. Cassioli, Amos Cassioli - Pittore (1832-1891), "La Lettura", agosto 1930, pp. 725–731
Comanducci, I pittori italiani dell'Ottocento, 1934, p. 125
Momenti della cultura toscana dal neoclassicismo ai postmacchiaioli, catalogo della mostra, (Firenze, Galleria Parronchi, marzo 1977), Il torchio, Firenze 1977, pp. 36–37, 46-49, tavv. 11-13
Museo Cassioli, a cura di E. Vannini, Asciano 1991
Dipinti, disegni e sculture del sec. XIX e XX, catalogo d'asta (Firenze, Pandolfini, 5 giugno 2002), p. 77
Dipinti e disegni dei secc. XIX-XX, catalogo d'asta (Firenze, Pandolfini, 19-20 dicembre 2005), pp. 82–83
S. Bogi, F. Bari, S. Pierini, S. Casini, Il restauro di un dipinto su seta di Amos Cassioli, in "Kermes", 63, 2006, pp. 43–48
Asciano. Museo Cassioli. Pittura senese dell'Ottocento, a cura di F. Petrucci, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2007
V. Gavioli, Amos Cassioli, in Ragione e sentimento. Sguardi sull'Ottocento in Toscana, catalogo della mostra (Firenze, Galleria degli Uffizi, sala delle Reali Poste, 14 maggio-1º luglio 2007), a cura di C. Sisi, Giunti, Firenze 2007, pp. 70–71
L. Bonelli, Le opere d'arte della Fondazione Biringucci, in "Il Giornale di Santa Maria della Scala", a. VIII, n. 26, dicembre 2007, pp. 1–2
Dipinti del XIX secolo, catalogo d'asta (Finarte, Venezia, 30 ottobre 2008), Venezia 2008
R. Carapelli, Pittori toscani dell'Ottocento. Amos Cassioli tra Siena e Firenze, in “Le Antiche Dogane”, a. XIII, n. 135, febbraio 2011, pp. 4–5
R. Carapelli, Amos Cassioli, pittore tra Storia e Accademia, in "Notiziario della Società delle Belle Arti Circolo Artisti Casa di Dante", 17, settembre-dicembre 2014, pp. 20–25