Morto anche il secondo marito nel 1584, Aloisia organizzò il matrimonio del proprio figlio Francesco con la figlia del Duca di Montalto, Maria Aragona e La Cerda, celebratosi nel 1585, ed il numero degli stati feudali governati dai Moncada passò da quattro a tredici.[5] Nel 1592, alla morte del fratellastro Giovanni de Luna nell'agosto 1592, che non ebbe eredi, il 30 settembre ricevette l'investitura delle baronie di Scillato e Regaleali e quella di altri feudi quali "lo vosco di Cuchiara, lo vosco di Granza, lo vosco di Cardulino, lo vosco di Santa Maria, lo vosco di Larminusa de membris et pertinentia terre" di Caltavuturo e Sclafani, tramite il proprio procuratore Francesco de Ansaldo[6]
Donna dotata di fortissima personalità e di un forte potere di comando, non superficiale, molto precisa, Donna Aloisia gestì il patrimonio di famiglia.[1] Grazie a lei, infatti, l'archivio della famiglia Moncada, è uno degli archivi più ordinati della storia della nobiltà siciliana.
Aloisia de Luna trasformò la corte di Caltanissetta - che divenne il centro dei propri affari e interessi - in una corte molto simile a quella madrilena. Introdusse i gesuiti in Sicilia e in particolar modo a Caltanissetta, dove fece costruire alcune chiese, come quella dell'Assunta annessa al convento dei Cappuccini, e fece ristrutturare la Chiesa Madre e altre chiese del capoluogo. Fu sensibile alla cultura ed acquistò il Palazzo Ajutamicristo a Palermo, e riordinò le carte di famiglia.
Dopo la morte del figlio Francesco avvenuta nel 1592, si occupò anche dell'educazione del nipote Antonio, erede al Principato di Paternò. Morì a Palermo nel marzo del 1620, all'età di 67 anni.[1]
Note
^abc L. Scalisi, L. Foti, Il governo dei Moncada (1567-1672), in La Sicilia dei Moncada: le corti, l'arte e la cultura nei secoli XVI-XVII, Domenico Sanfilippo Editore, 2006, p. 24.
^ G. A. della Lengueglia, Ritratti della prosapia et heroi Moncadi nella Sicilia, vol. 1, Sacco, 1657, pp. 567-568.
^ G. Mendola, Quadri, palazzi e devoti monasteri. Arte e artisti alla corte dei Moncada, in La Sicilia dei Moncada: le corti, l'arte e la cultura nei secoli XVI-XVII, Domenico Sanfilippo Editore, 2006, p. 153.
F. Savasta, Il famoso caso di Sciacca, Palermo, Pensante, 1843, pp. 74; 346-347.
S. Condorelli, Le macchine dell'ingegno. Luisa de Luna e l'espansione territoriale dei Moncada (1571-1586), in La Sicilia dei Moncada: le corti, l'arte e la cultura nei secoli XVI-XVII, Catania, Domenico Sanfilippo Editore, 2006.