Figlia di Antonio Marazzi, antropologo, e di Luisa Hoepli, detta Liseli (figlia dell'editore Ulrico Hoepli, nipote del fratello del più celebre editore-libraio omonimo, morto senza prole), dopo aver lavorato come aiuto regista per il cinema e aver collaborato con lo Studio Azzurro, per il quale ha curato riprese e montaggio della videoinstallazione Less aesthetics, more ethic, si è dedicata ai documentari su temi sociali, dirigendo fra l'altro laboratori audiovisivi a San Vittore e lavorando al progetto Fabrica. Il suo primo film-documentario, Un'ora sola ti vorrei, incentrato sulla figura della madre e sul suo suicidio a 33 anni[2], ha ottenuto la menzione speciale della giuria al Festival del cinema di Locarno e il premio per il miglior documentario al Torino film festival[3]. Nel 2005 ha diretto Per sempre, film documentario su alcune comunità monastiche femminili italiane[4].
Nel 2007 ha diretto Vogliamo anche le rose, documentario poetico su quindici anni di lotte per l'emancipazione sociale della donna che intreccia il piano privato con la storia collettiva attraverso l'uso di filmati di repertorio e frammenti di diari[5][6].
Nel 2012 è uscito nelle sale Tutto parla di te[7], film lungometraggio sul tema dell'ambivalenza materna, film di finzione intrecciato con altri linguaggi artistici, danza, animazione, fotografia d'autore, filmati d'archivio[8], interpretato da Charlotte Rampling e Elena Radonicich, premio Tao Due Camera d'Oro come miglior regista emergente al Festival di Roma 2012.
Nel 2018 è diventata docente all'Università IULM di Milano nel master di Arti del racconto, tenendo il corso "Il racconto cinematografico: il film documentario".