Fu allievo nell'ateneo federiciano di Pirro Marconi, con cui si laureò discutendo una tesi sulla ritrattistica romana nelle collezioni del Museo archeologico nazionale di Napoli, un lavoro che fu oggetto di pubblicazione due anni dopo. Nelle aule universitarie fece conoscenza con il coetaneo Mario Napoli, la cui colleganza universitaria si trasformò in amicizia e, infine, in vincolo di affinità, quando Mario Napoli sposò sua sorella Rosa de Franciscis.
Le prime esperienze di scavo, sotto gli auspici del prof. Marconi, le compì in Albania, nel 1938. Nell'area archeologica di Butrinto, oltre alla direzione degli scavi, ebbe anche il compito di allestire ex novo il locale museo archeologico.
Nel 1954 lasciò entrambi gli incarichi, chiamato al vertice della Soprintendenza di Reggio Calabria. L'anno successivo abbinerà la funzione di soprintendente con altri incarichi universitari, chiamato all'Università di Messina per gli insegnamenti di Archeologia e Storia dell'arte antica.
Gli anni dal 1954 al 1960, trascorsi tra Messina e Reggio, lo videro artefice della riorganizzazione delle esposizioni del Museo archeologico di Reggio Calabria e autore di importanti iniziative di scavo: a Crotone, a Reghion e, tra quelle più fruttuose, le campagne archeologiche a Locri Epizefiri, con gli scavi al tempio ionico in contrada Marasà, la messa in luce di una delle due statue del gruppo marmoreo dei Dioscuri e l'importante rinvenimento delle tavolette in bronzo facenti parte dell'archivio del Tempio di Zeus.
Soprintendenza di Napoli
Nel 1961 interruppe l'esperienza in Calabria per succedere al Maiuri alla Soprintendenza di Napoli, un incarico che ricoprirà fino al 1976. Come già in precedenza, affiancò alla carica di soprintendente l'attività universitaria presso la facoltà di Lettere, dove ebbe per colleghi Attilio Stazio, Alfonso Mele, Fausto Zevi, Marcello Gigante, Laura Breglia: si occupò, nel tempo, di vari insegnamenti nell'area disciplinare delle antichità classiche, come Etruscologia, Antichità italiche, Storia dell'arte greco-romana e, infine, Archeologia, insegnamento che ricoprì, come professore di ruolo ordinario, fino al 1987.
Nei mesi successivi, che lo separarono dall'insorgere della malattia e dalla conseguente morte, continuò ancora l'insegnamento nella Scuola di perfezionamento in archeologia dell'ateneo federiciano.
Nel 1979 fu l'organizzatore del convegno internazionale La regione sotterrata dal Vesuvio. Studi e prospettive, tenuto a Napoli tra l'11 e il 15 novembre.
Pubblicazioni
Ritratti romani del Museo Nazionale di Napoli, in "Memorie della Reale Accademia di archeologia, lettere ed arti", Società Reale di Napoli, N. 6, 1939, poi in:
Ritratti romani del Muso Nazionale di Napoli, in "Memorie dell'Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti di Napoli", VI, 1942
La villa romana di Oplontis, in "La Parola del Passato", CLIII, 453-466, Gaetano Macchiaroli editore, 1973
Paletnologia e Archeologia. Dal Paleolitico all'Età Classica, letture scelte e presentate dal prof. Alfonso De Franciscis, Milano, Letture da Le Scienze, 1973, SBNIT\ICCU\LIA\0040847.