Dal 1925 al 1942 Ziloti insegna alla Juilliard Graduate School. Indelebili sono le sue performance statunitensi e leggendaria quella del novembre del 1930 in cui esegue tutti in concerti di Liszt con il direttore d'orchestra Arturo Toscanini. Tra gli allievi privati di Ziloti sono da ricordare Marc Blitzstein, Gladys Ewart e Eugene Istomin.
Ziloti ha scritto più di 200 arrangiamenti, trascrizioni ed edizioni orchestrali delle musiche di Bach, Beethoven, Liszt, Čajkovskij e Vivaldi.
Per tutta la sua attività lavorativa Aleksandr Ziloti è da considerare il più grande esponente della scuola pianistica russa. Carl Fischer ha pubblicato un'accurata antologia delle trascrizioni per pianoforte di Ziloti e Rowman-Littlefield hanno pubblicato una sua bio-bibliografia musicale.
Impatto culturale
Lontano da interessi di carattere politico e prendendo le distanze dalla situazione sociopolitica della Russia sovietica, Ziloti si dedica unicamente alla formazione concertistica e didattica. La didattica pianistica di Liszt-Ziloti è una visione trascendentale dei problemi tecnici, compresi non solo come meramente fisiologici, ma come elementi che caratterizzano la performance stessa. Questo significa che la tecnica è inglobata e ricompresa a partire dalla corporeità del pianista. Da ciò scaturiscono le basi della tecnica del peso e del rilassamento ovvero la "tecnica pianistica naturale" di Rudolf Breithaupt e del medico e fisiologo Friedrich Adolf Steinhausen. L'impatto della tecnica di Liszt-Ziloti ha un forte impatto culturale e sarà la base della didattica pianistica russo-europea. Da un punto di vista pedagogico, Ziloti si deve ritenere anche il fondatore della scuola pianistica della Julliard School di New York che mantiene, tuttora, l'assetto didattico della scuola russo-europea (ovvero del Conservatorio di Mosca) nella formazione concertistica e del corpo docente. Per questo l'impatto culturale zilotiano nel mondo musicale nord americano è un aspetto di ricerca che impone analitiche particolari di carattere socio-musicologico. Lo stesso concetto di performance pianistica della Juilliard School non è altro che il richiamo esplicito alla prassi concertistica di Liszt-Ziloti che nei recital imposero uno stilema figurativo, socio-culturale, dell'idealtypus del pianista.
Note
^Sergei Bertensson, Jay Leyda, Sergei Rachmaninov. A Lifetime in Music, Bloomington and Indianapolis, Indiana University Press, 1956
Bibliografia
Aleksandr Ziloti, Moj vozpominanija o F. Liste, St Petersburg 1911 (trad. inglese, My Memories of Liszt, Edinburgh 1913; New York 1986;
Charles Barber, Lost in the Stars: The Forgotten Musical Life of Alexander Siloti, Scarecrow Press, Lanham Maryland, 2002;
Sergei Bertensson, Knight of Music, in Etude 64 (July 1946), p.369;
B. Dexter, Remembering Siloti, A Russian Star, in American Music Teacher, April/May 1989;
J. Gottlieb, Remembering Alexander Siloti, in Juilliard Journal, November 1990;
L.M. Kutateladze - L.N. Raaben, Aleksandr Il'ič Ziloti, 1863-1945: vozpominanija i pis'ma, Leningrad, 1963;
R.A. Mooser, The Siloti Concerts in The Russian Life of R.-Aloys Mooser, Music Critic to the Tsars: Memoirs and Selected Writings,Edwin Mellen Press: Lewiston, Queenston, Lampeter, 2008, pp. 149-172;
Davide Polovineo, Storia delle scuole pianistiche russe. Le due anime della didattica pianistica del Conservatorio di Mosca, dispensa ad uso degli allievi dei corsi di performance pianistica, Istituto Europeo di Musica-dipartimento di performance pianistica, Teramo 1999.