Alejandro González Iñárritu è figlio di Héctor González Gama e Luz María Iñárritu. Passa la sua infanzia a La Colonia Narvarte, un quartiere borghese vicino al centro di Città del Messico. Il padre è un ricco dirigente di banca ma quando Alejandro ha cinque o sei anni, la famiglia González Iñárritu subisce un tracollo finanziario e va in bancarotta. Alejandro racconta che il padre è stato una fonte d'ispirazione e si è sempre preso cura della sua famiglia con la “determinazione e forza di un guerriero”. Per sostenere alle necessità della famiglia, il padre di Alejandro apre un'attività commerciale in proprio che consiste nel comprare frutta e verdura dal mercato Central de Abastos e rivenderla ai ristoranti durante la giornata. Nonostante le difficoltà economiche, Alejandro passa un'infanzia molto felice.
Durante l'adolescenza Alejandro s'imbarca come mozzo su una nave cargo, la prima volta a 17 anni, la seconda a 19: pulendo pavimenti e ingrassando i motori, attraversa due volte l'Oceano Atlantico. Dopo la seconda traversata decide di restare in Europa e Africa per un anno vivendo con soli 1.000 dollari. Questa esperienza molto intensa sia dal punto di vista fisico sia intellettuale, influenzerà profondamente la visione artistica di Iñárritu negli anni a venire. Sempre a questo periodo risale la lettura dei grandi classici dell'esistenzialismo che definiranno il suo modo di fare cinema.
Al suo ritorno in Messico, comincia a studiare comunicazione alla Universidad Iberoamericana. Nel 1984 muove i primi passi della sua carriera come conduttore radiofonico per la stazione messicana WFM. Nel 1986 diviene direttore artistico di questa stazione rock dai gusti eclettici e per cinque anni rimarrà la radio numero uno fra i giovani di Città del Messico. Fra il 1987 e il 1989 compone le colonne sonore per sei lungometraggi messicani. In seguito si dedica allo studio del teatro con il noto regista polacco Ludwik Margules e, più tardi, direzione teatrale con Judith Weston nel Maine e a Los Angeles. Negli anni '90 fonda Z Films con Raul Olvera: l'intento è di scrivere, produrre e dirigere lungometraggi, cortometraggi, spot, audio e programmi televisivi. Nel 1995 Z Films è la più grossa e influente compagnia di produzione messicana e i sette giovani registi che compongono la società arriveranno tutti a dirigere lungometraggi.
La strada verso la notorietà
Nel 1995 Alejandro scrive, produce e dirige un medio metraggio per la televisione messicana, Detrás del dinero, di cui è protagonista l'attore e cantante spagnolo Miguel Bosé.
È in questo periodo che González Iñárritu incontra e comincia la collaborazione con lo sceneggiatore Guillermo Arriaga: dopo tre anni di lavoro e 36 bozze, il lungometraggio Amores perros (2000) prende forma. Il film, che attraverso tre storie rappresenta crudamente la vita messicana, si guadagna diversi riconoscimenti fra cui una candidatura agli Oscar come Miglior film straniero, Miglior film di lingua non inglese ai BAFTA e il Gran Premio per il miglior lungometraggio e Premio della Critica Giovani alla “Settimana della Critica” del Festival di Cannes 2000. Con più di 60 premi raccolti nei festival di tutto il mondo, Amores perros è il film del 2000 che riceve il maggior numero di riconoscimenti e segna l'esordio cinematografico di Gael García Bernal.
Il progetto successivo, Babel, racconta quattro storie ambientate fra Marocco, Messico, Stati Uniti e Giappone. Il film affianca star come Brad Pitt e Cate Blanchett a un cast che comprende attori al loro esordio cinematografico (fra cui Adriana Barraza e Rinko Kikuchi) e non professionisti. Il film è presentato a Cannes nel 2006 e González Iñárritu riceve il premio per la miglior regia[2], diventando il primo messicano a vincere questo premio. Babel esce nelle sale a novembre del 2006 e riceve sette candidature per la 79ª edizione degli Oscar, fra cui Miglior film e Miglior regista. Gustavo Santaolalla vince nella categoria Miglior colonna sonora originale. Babel consegue anche il premio come Miglior film drammatico ai Golden Globe il 15 gennaio 2007.
Nel 2006, le strade di Arriaga e González Iñárritu si dividono dopo che Arriaga comincia una campagna stampa per rivendicare allo sceneggiatore il ruolo di coautore del film al pari del regista. A seguito di un'intervista particolarmente polemica di Arriaga pubblicata dalla rivista messicana Chilango, González Iñárritu risponde allo sceneggiatore con una breve lettera in cui si dispiace che il collaboratore “abbia così bisogno dell'attenzione dei media e che dovrebbe provare a dirigere un film” per essere accreditato come autore della pellicola. Questa missiva, scritta come risposta all'intervista di Arriaga, viene ripresa da ogni media messicano e spesso pubblicata fuori contesto. González Iñárritu decide di mitigare i toni dichiarando che nessuno che non abbia mai messo piede sul set o creato un'inquadratura possa reclamare il titolo d'autore di un film. A seguito del comportamento di Arriaga, l'invito per lo sceneggiatore ad assistere alla première di Babel al Festival del Cinema di Cannes viene ritirato. Fonti autorevoli dell'industria cinematografica escludono ogni possibilità che i due possano ritornare a lavorare assieme.
Il successivo film di González Iñárritu, Biutiful, ha come protagonista Javier Bardem ed è il primo film in lingua spagnola dai tempi di Amores Perros. Il film è presentato in anteprima a Cannes il 17 maggio 2010, e Bardem si aggiudica il premio come Migliore attore, ex aequo con Elio Germano per La nostra vita. Biutiful è candidato ai Golden Globe del 2010 come Miglior film straniero, ai BAFTA come Miglior film non in lingua inglese e rappresenta il Messico nella categoria Miglior film straniero all'83ª edizione della cerimonia di premiazione degli Oscar. Javier Bardem si aggiudica una candidatura come Miglior attore (è la terza della sua carriera) e il film riceve critiche estremamente positive. È considerato da molti uno dei lavori migliori di González Iñárritu.
Alejandro Gonzalez Iñárritu vive a Los Angeles con la moglie María Eladia Hagerman de González e i loro due figli, María Eladia ed Eliseo.
Collaboratori
La prima fase della carriera di Alejandro Gonzalez Iñárritu è sicuramente caratterizzata dalla collaborazione con l'amico scrittore Guillermo Arriaga, con il quale ha ideato i soggetti di Amores Perros, 21 grammi e Babel. Dopo la separazione con Arriaga, Iñárritu ha generalmente scritto le sue sceneggiature da solo con il contributo di altri: sono da menzionare i cugini argentiniNicolás Giacobone e Armando Bo, che col regista messicano hanno collaborato in Biutiful e Birdman.
Per il comparto tecnico, è d'obbligo citare il tecnico del suono Martín Hernández, anche lui messicano, che ha lavorato in tutti i film di Iñárritu, venendo anche candidato a due premi Oscar per il miglior montaggio sonoro per Birdman e Revenant. Proprio con questi ultimi due film, è iniziata anche la collaborazione con il direttore della fotografia Emmanuel Lubezki, che ha fruttato ai due numerosi riconoscimenti in tutto il mondo. Prima del "Chivo" Lubezki, la fotografia dei suoi film è stata sempre curata da Rodrigo Prieto. Altri tecnici da ricordare sono Stephen Mirrione, montatore di tutti i film del cineasta messicano a partire da 21 grammi, Brigitte Broch, scenografa nei suoi primi quattro film, e infine il compositore argentino Gustavo Santaolalla, che ha scritto per Iñárritu le musiche di Amores Perros, 21 grammi, Babel (per il quale ha vinto un Oscar e un BAFTA) e Biutiful. La colonna sonora di Birdman è stata invece realizzata dal batteristajazz messicano Antonio Sanchez, infine quella di Revenant dal compositore giapponese Ryûichi Sakamoto (premio Oscar per L'ultimo imperatore) e da Alva Noto.