L'albero della vita è un elemento simbolico o un motivo iconografico ricorrente in svariate religioni, mitologie, filosofie e culture, ognuna delle quali gli attribuisce significati magici e mistici perlopiù diversi. Alcuni esempi sono: l'albero del mondo dei popoli indo-europei, il misterioso albero sacro degli assiri[1] e l'albero della vita della Cabala. Anche l'albero di Jesse è talvolta considerato un albero della vita.
Il nome di "albero della vita" è preso dall'omonimo albero biblico, che rappresenta l'opportunità offerta da Dio all'uomo di condividere la vita eterna.
L'ultimo capitolo si conclude con il riferimento all'"albero della vita e della Città Santa", promesso in partecipazione ai credenti in Cristo Gesù come salario delle loro opere, purché nulla abbiano tolto o aggiunto alle parole profetiche dell'apostolo ed evangelista.
Gli ultimi versi sono l'invocazione al Signore Gesù, equivalente all'aramaico Maràn atha[5].
Nella filosofia
Il simbolo dell'albero può rappresentare il principio ermetico fondamentale "come in alto così in basso", proprio per il profondo legame fra radici e chiome:
le radici: rendono l'albero della vita solido e stabile perché sono profonde e tenaci;
il tronco: non è né troppo grande né troppo esile, ed è il collegamento tra il cielo e la terra;
la chioma: rami che danno verso il cielo, frutti di diverso tipo e foglie rigogliose.
Dall'albero della vita prende il nome la pianta di arborvitae, meglio nota come thuja. Gli antichi anatomici utilizzavano la stessa espressione per indicare la sostanza bianca del cervelletto.[6]
Note
^(EN) Mariana Giovino, The Assyrian Sacred Tree: A History of Interpretations, Saint-Paul, 2007, p. 129.