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A morte Hollywood

A morte Hollywood
La troupe di Cecil B. DeMented
Titolo originaleCecil B. DeMented
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Francia
Anno2000
Durata87 min
Rapporto1,85:1
Generecommedia
RegiaJohn Waters
SoggettoJohn Waters
SceneggiaturaJohn Waters
ProduttoreJoseph M. Caracciolo
Produttore esecutivoAnthony DeLorenzo
Casa di produzioneStudio Canal,

Lions Gate, Canal+

Distribuzione in italianoBiM Distribuzione
FotografiaRobert M. Stevens
MontaggioJeffrey Wolf
Effetti specialiRik Panero, Jennifer Basnyat, Hank Atterbury, David Blitstein,

Douglas Retzler

MusicheZoë Poledouris, Basil Poledouris
ScenografiaVincent Peranio, Barbara Haberecht, Rob Simons
CostumiVan Smith
TruccoElisabeth Dietrich-Fry
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

A morte Hollywood (Cecil B. DeMented) è un film del 2000 scritto e diretto da John Waters.

Fu presentato fuori concorso al 53º Festival di Cannes.[1]

Trama

Il regista pazzoide Cecil B. DeMented e la sua scombinata troupe compiono azioni di "terrorismo cinematografico" per distruggere l'industria cinematografica hollywoodiana. La loro ultima impresa è il rapimento dell'attricetta Honey Whitlock: i cineasti ribelli la costringono a recitare nel film underground che stanno realizzando, ma alla fine delle riprese l'attrice abbraccerà la causa di Cecil, diventando anche lei una terrorista cinematografica.

Produzione

Il regista del film, John Waters

Fra i membri della sgangherata troupe di Cecil troviamo anche Rodney, un parrucchiere eterosessuale che però vorrebbe essere gay perché disgustato dalla propria eterosessualità. Un personaggio simile appariva anche in Female Trouble. Ogni membro della troupe di Cecil ha tatuato su una parte del corpo il nome di un regista considerato di culto:

Il drive-in che appare alla fine del film, il Bengies Drive-In di Baltimora, è uno dei pochi drive-in ancora in attività. Come tutti i suoi film anche A morte Hollywood è ambientato e girato completamente a Baltimora, città natale del regista.

Critica

Il film ha ricevuto durante l'edizione dei Razzie Awards 2000 una nomination come peggior attrice per Melanie Griffith.

Slogan promozionali

  • «Demented forever!»
  • «Long live guerilla film making!»
  • «Quando le star fanno i capricci... qualcuno deve sistemare le cose.»

Note

  1. ^ (EN) Official Selection 2000, su festival-cannes.fr. URL consultato il 6 luglio 2011.

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