La società nacque nel 1987 acquisendo i diritti sportivi dell'Antares Vittorio Veneto, società neo promossa in serie A2, e con l'ingresso nella società, in qualità di socio e di sponsor, della famiglia Benetton con il marchio Sisley.
L'obiettivo era quello di arrivare ai vertici della pallavolo nazionale e per questo vengono ingaggiati giocatori del calibro di Kim Ho-chul, Andrea Anastasi e Pierpaolo Lucchetta: la stagione 1987-1988 si conclude con il primo posto nel girone A, dopo un duello testa a testa con il Moka Rica Ravenna e la promozione nella massima serie.
La stagione successiva, rinforzata da Andrea Gardini, la squadra, al primo anno in serie A1 centra un prestigioso terzo posto nella regular season, e nei play-off, dopo la vittoria nei quarti di finale contro il Petrarca Padova, perde nettamente per tre partite a zero contro i futuri campioni d'Italia della Panini Modena. Anche in Coppa Italia la formazione guidata da Nerio Zanetti deve arrendersi alla formazione emiliana.[1]
La stagione successiva la squadra, rinforzata dall'opposto svedese Bengt Gustafson, e guidata in panchina dal nuovo allenatore brasiliano Paulo Sevciuc si ferma in semifinale, questa volta è la Maxicono Parma a festeggiare la vittoria dello scudetto.
Arrivano però le prime soddisfazioni in Europa: la finale della Coppa delle Coppe è il primo traguardo storico, che si infrange però nuovamente contro il Maxicono Parma del Grande Slam[2].
Gli anni '90: l'era Montali e i primi successi in Italia e in Europa
Ed è proprio l'arrivo di Andrea Zorzi in sostituzione di Negrão il grande colpo del mercato trevigiano, e subito riprende il cammino vittorioso della squadra di Montali con la vittoria della Supercoppa europea 1994 contro l'Edilcuoghi Ravenna, e, sempre contro Ravenna del titolo continentale: la Coppa dei Campioni. In campionato la Sisley domina la regular season, ma la finale scudetto, è contro tutti i pronostici[4] una cavalcata della Daytona Las Modena, capace di imporsi per 3 gare a zero. Sempre la squadra emiliana aveva precedentemente conquistato, sempre a spese della compagine di Montali, la Coppa Italia 1994-1995.
Al suo posto viene chiamato Kim Ho-chul, che già aveva vestito maglia orogranata. Il mercato segna gli arrivi di Dmitrij Fomin, al posto di Zorzi, e di Pasquale Gravina al centro. La stagione è tuttavia segnata fin dall'inizio a causa dell'infortunio subito da Bernardi durante le Olimpiadi di Atlanta che lo costringono a saltare quasi tutta la stagione. E ancora una volta la finale scudetto si gioca contro Modena che fa suo il campionato.
In estate lascia la squadra anche Paolo Tofoli e al suo posto arriva l'alzatore olandese Peter Blangé.
La seconda era Bagnoli: i 4 scudetti in 6 anni e la 4ª Champions League
L'inizio della stagione 2001-2002 vede il clamoroso ritorno in panchina di Bagnoli, e la vittoria della Supercoppa italiana contro la Lube Banca Marche Macerata dell'ex Pasquale Gravina, sostituito al centro dal giovane Alessandro Fei. La stagione, vista anche la malattia che colpisce van de Goor che lo costringe a saltare quasi tutta la stagione, è segnata dalle delusioni patite in Coppa Italia (eliminata ai quarti di finale dalla Noicom Brebanca Cuneo) e in Champions League (eliminazione nella prima fase a gironi), e dalla sconfitta in finale scudetto contro Modena.
La nuova stagione si apre con la vittoria della sesta Supercoppa italiana, ma l'obiettivo dichiarato[9] è la vittoria in ambito europeo. Nelle final four della Champions League 2005-2006 la Sisley vince dapprima contro la Dinamo Mosca dell'ex Dinejkin, e in finale contro l'Īraklīs Salonicco, conquistando per la quarta volta il massimo titolo continentale. L'accoppiata Champions League-Scudetto sfuma però con la sconfitta nella finale dei play off contro la Lube Banca Marche Macerata.
Nell'estate del 2008 il mercato segna l'arrivo del palleggiatore brasiliano Ricardo ma la stagione non decolla mai[10] e anzi a dicembre Dal Zotto viene sostituito da "Pupo" Dall'Olio: la squadra non incanta né in Europa (eliminazione ai quarti della Challenge Cup) né in Italia con l'accesso ai play off agguantato solo all'ultima giornata con la successiva eliminazione al primo turno per mano della Lube Banca Marche Macerata.
Nell'estate 2010 viene annunciato l'acquisto di tre nuovi giocatori, Dante Boninfante, Pierre Pujol e Novica Bjelica, e la cessione di quattro giocatori come il palleggiatore Ricardo Garcia, il centrale Emanuel Kohút, il secondo palleggiatore Bertrand Carletti e il giovane opposto Giulio Sabbi.
La stagione 2010-2011 si apre con Treviso in lotta oltre che per il campionato anche per la Champions League. Dopo una serie di prestazioni in ambito internazionale deludenti da parte degli orogranata, la squadra si trova eliminata dalla Champions League, ottenendo però diritto a partecipare alla fase finale di coppa Cev Cup. In campionato gli orogranata disputano un torneo mediocre, tra alti e bassi, senza riuscire a ripetere i successi dell'anno precedente ed escono inoltre sconfitti dalle semifinali di Coppa Italia perdendo contro Trento. In ambito internazionale la Sisley però disputa delle ottime prove riuscendo infatti a qualificarsi per le semifinali di Cev Cup contro il Resovia. Sconfitti i polacchi, la Sisley si aggiudica così l'accesso alla finale, che verrà disputata in due gare (andata/ritorno), contro i polacchi dello Zaksa. La finale di andata, disputata a Belluno il 9 marzo vede vittoriosa la squadra polacca, che supera al tie-break gli orogranata. Ma la reazione della Sisley non tarda ad arrivare e infatti la squadra trevigiana si aggiudica la gara di ritorno in casa dello Zaksa, vincendo inoltre il golden set e riuscendo così a trovare il successo, il quinto nella sua storia, nella competizione.
Nella stagione 2010-2011 ha giocato tutte le partite interne di Champions League e poi di Cev Cup a Belluno.
L'addio dei Benetton, il trasferimento a Belluno e la Serie B2
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Nel febbraio 2011 la famiglia Benetton annuncia che, dall'anno seguente, lascerà la pallavolo e il basket.[12] Addirittura si pensa che il volley potrebbe lasciare Treviso già nell'immediato. Al termine del campionato 2010-11 tutti i giocatori se ne vanno e si accasano da altre parti, nel mentre la proprietà cerca potenziali acquirenti: si fanno le voci di Massimo Mezzaroma, che porterebbe tutti i giocatori nella sua M. Roma Volley, ma anche di altri imprenditori locali e non solo, come la famiglia Della Valle.
Alla fine la soluzione arriva "in casa" grazie alla collaborazione con il presidente della Pallavolo Belluno, Mario Bez: non è un'acquisizione del titolo sportivo ma solo un trasferimento di città nella speranza di trovare nuova linfa per il futuro. Il campo di gioco diventa quindi la Spes Arena, mentre la sede societaria rimarrà ancora un anno a Treviso, ma con il progetto di completare il trasferimento nel 2012.[13][14]
La Sisley perde così alcuni suoi "gioielli": il capitano Samuele Papi (passato a Piacenza), Gabriele Maruotti, Novica Bjelica e Dante Boninfante (passati invece alla MRoma Volley), il centrale olandese Johannes Bontje. Nonostante le voci di mercato che davano Alessandro Fei come nuovo acquisto di Casa Modena, il giocatore ha invece smentito e ha appoggiato il progetto Sisley Belluno, diventandone così il capitano e una bandiera su cui i potenziali protagonisti della futura società sperano di poter costruire una nuova, lunga stagione.[14] Alla chiusura della prima fase di mercato, il 13 luglio 2011, avvenuta in un clima di incertezza fino all'ultimo secondo sul destino di alcuni giocatori Sisley richiesti da altre società, si apprendeva che il libero Alessandro Farina sarebbe rimasto alla Sisley, mentre lo schiacciatore ricevitore Jiří Kovář avrebbe cambiato maglia.[15]
A un anno dall'operazione salvataggio, la Sisley Belluno ha chiuso il suo campionato al quarto posto per poi essere però eliminata ai play-off giocati in casa. All'inizio di aprile 2012, il futuro della società era ancora incerto, vista la necessità di recuperare un nuovo sponsor per sostenere economicamente l'attività sportiva. Due mesi dopo, la società non ha presentato la propria iscrizione per la stagione sportiva successiva[16]. Con l'uscita di scena della famiglia Benetton, la società ha ripreso la propria attività dalla Serie B2 (dal 2016-2017 rinominata Serie B).
Cronistoria
Cronistoria del Volley Treviso
1987: Fondazione del Volley Treviso con sede a Treviso.
Acquisto dei diritti sportivi dalla Antares Vittorio Veneto.