Il termine voivodato (rumeno: Voievodat, polacco: Województwo, serbo: Vojvodstvo o Vojvodina) è stato il termine atto a indicare un'entità statale feudale medioevale, quali ad esempio furono la Romania, la Polonia, la Russia e la Serbia (vedi Voivodina), governato da un voivoda.
Storia
Il termine voivoda, prima della conquista ottomana dei Balcani, è un termine di origine slava che designa in origine il comandante di un'unità militare. Il voivodato era l'intero territorio sottoposto alla sua autorità. Con gli Ottomani il termine passò progressivamente a indicare essenzialmente i territori governati da un esponente cristiano legato alla Sublime porta, delegato ad assolvere funzioni fiscali e incaricato tra l'altro di agevolare la sedentarizzazione delle popolazioni nomadi che percorrevano il territorio da loro amministrato.
La cosa poteva avvenire solo con una congrua forza armata agli ordini del Voivoda, in grado quindi di mantenere anche l'ordine pubblico. L'istituto fu abolito dall'Impero ottomano nel corso dell'età delle riforme (tanzimàt), durante il XIX secolo. Il termine è sopravvissuto in Polonia, dove durante la partizione feudale ognuno dei piccoli principati aveva il suo voivoda e quindi, dopo la riunificazione, si seguitarono a chiamare voivodati tali territori.
Etimologia
Il termine deriva dalla radice slava vojn, che indica tutto ciò che dipende da un esercito o da un'organizzazione di tipo bellico.