Vittorio Molinari (Piovene, 5 maggio 1896 – Plainfield, 12 gennaio 1951) è stato un chimico e calciatore italiano, di ruolo terzino.
Era noto, nell'ambiente calcistico, come Molinari II, per distinguerlo dal fratello Henry o Molinari I, con il quale militò tra le file dell'Associazione Milanese del Calcio.[1]
Biografia
Figlio del chimico ed anarchico Ettore Molinari e di Elena Delgrossi, ebbe sei fratelli: Amile, Ribelle, il già citato Henry, Alessandro, Iride e Libero.[2]
Sua istitutrice fu Nella Giacomelli, una delle fondatrici del periodico il Grido della Folla, che divenne in seguito la compagna del padre.[2]
Nel periodo precedente alla Grande Guerra, giocò nella massima serie calcistica italiana tra le file della Juventus Italia e dell'Associazione Milanese del Calcio.
Lasciata l'attività sportiva divenne un chimico come il padre ed il fratello Henry.[2]
Impegnato politicamente come il padre, venne arrestato nel maggio 1928 insieme ai fratelli ed alla Giacomelli a causa di un loro possibile coinvolgimento in un attentato ai danni di Benito Mussolini e dei loro contatti con l'anarchico Camillo Berneri.[3]
Morì a Plainfield, New Jersey, il 12 gennaio 1951.[4]
Carriera sportiva
Molinari militò nella Juventus Italia nella stagione 1913-1914[5], sodalizio con cui ottenne l'ottavo posto del Girone Lombardo.
Vestì anche la maglia dell'Associazione Milanese del Calcio, club in cui giocava anche il fratello Henry.
Note
Bibliografia
- Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, Genova, De Ferrari, 2008, ISBN 978-88-6405-011-9.