L'inizio della sua carriera professionistica avviene nel 1967, all'età di 16 anni, a Milano, da dove però viene prestato per "fare esperienza" prima nel 1969 a Padova e poi nel 1971 ceduto per due anni alla Virtus Bologna con una "scrittura privata" fra il presidente della società milanese Bogoncelli e il bolognese Porelli, che prevedeva il rientro del giocatore a Milano al termine del contratto biennale.
Nella stagione 1973/74 dopo alcune beghe legali sulla sua proprietà torna a Milano, dove giocherà fino al 1983 per poi passare a Treviso, di cui divenne immediatamente capitano e nel 1987 alla Fortitudo Bologna. Del 1973 è il suo esordio in nazionale, di cui sarà pedina fondamentale fino al 1981, collezionando 128 presenze e 500 punti, trentaduesimo nella classifica di presenze totali.[4]
Il suo ruolo era all'inizio della carriera prettamente difensivo, essendo dotato di un grande agonismo e di ottime capacità tattiche e di marcatura e di senso di piazzamento a rimbalzo. Col passare degli anni venne valorizzato anche il suo apporto offensivo grazie alle migliorate capacità di realizzare con precisione soprattutto all'interno dell'area dei 3 secondi. La sua miglior stagione come realizzatore è stata il 1975/76, con 468 punti e una media partita di 13. Per tutto il resto della carriera mantenne comunque una media vicina ai 10 punti a partita.
È il detentore del record per il maggior numero di rimbalzi offensivi nell'intera storia della Olimpia Milano ed è secondo per rimbalzi totali e numero di presenze con la maglia di Milano. Il suo nome compare anche in molte delle classifiche dei record della squadra milanese.[5] Viene ancora ricordato come una delle "bandiere" del basket milanese, con l'affettuoso soprannome di "Toio", per il grande impegno e l'attaccamento alla maglia sempre dimostrato.
Dopo la fine della sua carriera agonistica ha intrapreso la attività di procuratore ed agente per numerosi cestisti. Tra i suoi "assistiti" più famosi Denis Marconato, Gianmarco Pozzecco e Stefano Rusconi.[6]