Corrispondeva alla città romana di Aregenua, capoluogo dei Viducassi, il cui nome significa in lingua gallica "sopra l'imboccatura" e deriva dalla sua posizione presso la Guigne, un piccolo affluente di sinistra del fiume Orne.
I resti antichi vennero scavati a partire dall'epoca di Luigi XIV
La città declinò in seguito alle invasioni barbariche della fine del III secolo in favore della vicina città di Augustodurum (Bayeux), difesa da un castrum: non si dotò di una cinta muraria e non divenne mai sede episcopale. La città non venne tuttavia del tutto abbandonata e gli scavi archeologici hanno constatato restauri e nuove costruzioni di abitazioni e la presenza di monete e di prodotti artigianali importati.
Nell'alto Medioevo gli abitanti si trasferirono in un sito leggermente più a nord, utilizzando le rovine della città come cava di materiali per le proprie costruzioni. Ma la città era divenuta un semplice villaggio.
Dopo la scoperta del basamento di Thorigny nel 1580, i primi scavi sul sito iniziarono nel 1697.
Descrizione
Aregenua si trovava lungo il Chemin haussé ("via rialzata"), la strada romana che attraversava la piana di Caen tra Bretteville-l'Orgueilleuse e Jort, identificata con uno degli itinerari presenti sulla Tavola Peutingeriana, e nota nel Medioevo come Chemin du duc Guillaume ("via del duca Guglielmo", in riferimento a Guglielmo il Conquistatore). Altre vie andavano verso il Cotentin, verso la regione dei Paesi della Loira, verso Lisieux e verso Rouen. Alcune di queste strade formarono nella città il reticolo dei cardini e dei decumani, che però non erano perfettamente rettilinei.
Sono state rinvenute diverse costruzioni monumentali:
Nella parte sud-occidentale è stato individuato un quartiere artigianale, dove sono stati scoperti una bottega di un bronzista e dei forni per la produzione del vetro.
Nel sito è stato sistemato un Museo che ospita i ritrovamenti.
L'insieme dei resti archeologici ritrovati nel sito (Bas de Vieux) sono iscritti nell'inventario supplementare dei monumenti storici francesi (ISMH 27/06/1988). Le rovine del teatro romano sono conservate in due diversi luoghi: "Jardin Poulain" (classificate come monumento storico: CLMH 21/04/1980) e "l'école" (solo iscritte: ISMH 06/02/1980)[1].