Anticamente sembra che sulla via, anche chiamata del Buon Amore, sia stata accolta una ragazza resa orfana da un'epidemia di peste che aveva colpito la città. Il giovane che l'accolse sua ospite dichiarò, quando l'epidemia venne superata, di averla rispettata e di volerla avere in sposa.[2]
Luoghi d'interesse
Posta sulla cinta muraria, si trova l'antica Porta d'Amore, anche nota come baluardo dell'Amore, che è stata restaurata ed è divenuta area verde urbana.[3]
Di fronte al palazzo Costabili, sull'altro lato della via, la chiesa sconsacrata di Sant'Apollonia. Viene utilizzata come spazio espositivo del vicino museo archeologico.[4]
Sino al 1924 esisteva, nella parte più a sud vicina alle mura, una chiesa con oratorio, la chiesa del Buon Amore. Il luogo di culto era ricco di opere d'arte che in parte vennero trasferite, al momento della sua demolizione, nella chiesa di Sant'Apollonia.[5]
Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN978-8889248218.
città Modena Paolo Ravenna (curatore), Le mura di Ferrara: immagini e storia, Panini, 1985, SBNVEA0042366.
Cesare Barotti, Pitture e scolture che si trovano nelle chiese, luoghi pubblici, e sobborghi della città di Ferrara, Ferrara, appresso Giuseppe Rinaldi, 1770, SBNFERE000260.