Con Versuch einer gründlichen Violinschule (in tedesco, "Metodo per una approfondita scuola per violino") ci si riferisce a un trattato sul modo di suonare il violino pubblicato da Leopold Mozart nel 1756. L'opera continua a essere tenuta in considerazione fra gli studenti ed è una fonte di informazioni sulle pratiche esecutive dell'epoca.
Storia
L'attività principale di Leopold Mozart era il musicista di corte per il principe-arcivescovo di Salisburgo. Iniziò come violinista non retribuito,[1] facendo carriera poco a poco fino a diventare vice-maestro di cappella. I compensi, comunque, erano bassi, e Leopold arrotondava impartendo privatamente lezioni di violino.[2]
Il trattato venne scritto nel 1755, quando aveva 36 anni, e venne stampato l'anno successivo da Johann Jakob Lotter. Leopold spedì molte copie del suo libro a diverse librerie, attendendo la sua parte di profitto quando e se sarebbero state vendute. In una lettera del 7 gennaio 1770 scrisse a sua moglie Anna Maria, che dovette prendere in consegna i libri mentre Leopold e Wolfgang erano in viaggio in Italia:[3]
«Metti insieme dodici copie della Violinschule e mandale al libraio Joseph Wolf a Innsbruck. [...] È necessario allegare una breve lettera con scritto qualcosa del tipo: «Queste sono dodici copie della Violinschule, che mio marito, da Verona, mi ha detto di inviarle. Potete tenerle su commissione e venderne ognuna a 2 fiorini e 14 kreutzer tirolesi, e pagare a mio marito 1 fiorino e 45 kreutzer per ogni copia venduta».»
Il trattato ottenne notevole successo e venne ristampato due volte in tedesco (1769 e 1787), una in olandese (1766) e una in francese (1770).[4]
«A livello di insegnamenti pratici per migliorare i vari aspetti della tecnica violinistica, Leopold Mozart dimostrò di possedere notevole buon senso e di essere in grado di esporre le sue spiegazioni in modo chiaro ed esaustivo. [...] Il trattato, insieme alla corrispondenza fra lo stesso Leopold e lo stampatore Lotter, dimostra che Leopold aveva idee molto precise su come andasse suonato il violino, voleva presentare il suo lavoro nel modo meno difficile possibile e voleva che anche gli studenti poveri potessero permetterselo.»
Leopold, inoltre, riteneva necessario che l'esecutore avesse una formazione culturale abbastanza ampia da conoscere opere di letteratura e di poesia, per sviluppare uno stile cantabile e per comprendere «gli affetti intesi dal compositore, in modo da produrre l'esecuzione migliore possibile».[6]
Leopold Mozart, I fondamenti della scuola del violino, Città di Castello, Edizioni Nuova Prhomos, 2012, ISBN978-88-97900-23-8. (a cura di Luca Ripanti).