L'opposizione nazionale contro il dominio tedesco di Gerardo in Danimarca, riportò all'esule Cristoforo, con la mediazione del re del Sacro Romano Impero Lodovico, la corona per due anni (1330-1332). Gerardo dovette cedere di nuovo lo Schleswig a suo nipote Valdemaro III, pur seguitando ad esercitare il potere effettivo. Dopo la morte di Cristoforo e il conseguente interregno di otto anni (1332-1340), durante i quali il Regno della Danimarca sembrava dovesse smembrarsi, Gerardo allargò la sua sfera d'azione sulla parte continentale della Danimarca e nell'isola di Fionia.
Ascesa al trono
Dopo il riuscito attentato a Gerardo per mano del cavaliere dello Jütland, Niels Ebbesen e i suoi fratelli avvenuto nel 1340, fu guidata dallo stesso carnefice l'Assemblea Viborg con i conti del Holstein, il 24 giugno (giorno di San Giovanni Battista), in seguito al quale Valdemaro IV venne riconosciuto re di Danimarca. Non fu obbligato a firmare uno statuto come aveva fatto suo padre, perché la funzione del re si era ridotta a una semplice parvenza, tutta la Danimarca era stata pignorata dal Sacro Romano Impero. La fusione fra lo Schleswig e il Holstein aveva fatto grandi progressi sotto Gerardo, la nobiltà di Holstein si stabilì nel nord e la lingua tedesca fu introdotta nella cancelleria del duca di Schleswig. Il raggio d'azione di Valdemaro IV era limitato dal momento che includeva solo lo Jütland Settentrionale. Valdemaro III manteneva parte dello Jütland, lo Schleswig era promesso al conte di Holstein mentre la Scania era stata data in pegno a Magnus Smek Eriksson re di Svezia e quindi ancora reclamabile di diritto dal re danese. Nils tentò di liberare lo Jütland Centrale dagli Holstein durante l'Assedio del Castello di Sønderborg il 2 novembre, ma il cavaliere assieme ai suoi fratelli fu ucciso. Fu stabilito che Valdemaro IV dovesse sposare Edvige di Schleswig, sorella del duca Valdemaro III di Danimarca e figlia di Eric II duca di Schleswig. Come dote, Edvige gli aveva permesso l'acquisizione della parte dello Jütland a nord del fiume Kongeå che Valdemaro IV sfruttò tassando i contadini per ripagare l'ipoteca sul resto della penisola (7.000 marchi d'argento).
Ripristino del regno danese
Nel 1344 recuperò la Frisia Settentrionale che tassò a vantaggio del pagamento dello Jütland Meridionale. I contadini sovra-tassati crebbero irrequieti sotto le costanti richieste di denaro. Nel 1345 nasce Margherita che morirà all'età di 5 anni, nel 1347 la sorella Ingeborg di Danimarca futura nonna materna di Eric VII di Pomerania. All'infuriare della "peste nera" (1348-1350) Valdemaro IV approfittò della pestilenza per prendersi i pegni dei proprietari deceduti. La vendita dei diritti di corona dell'Estonia all'Ordine dei Fratelli della Casa Ospitaliera di Santa Maria dei Teutonici in Gerusalemme, regione già controllata da quest'ultimi, nel 1346 procurò a Valdemaro IV i mezzi finanziari per disimpegnare le più importanti provincie del paese danese che aveva priorità rispetto a una provincia lontana orientale. Intorno al 1346 dopo un viaggio a Lubecca (come racconta il cronista Detmar von Lübeck) Valdemaro IV iniziò una crociata contro il Granducato di Lituania con Eric II di Sassonia-Lauenburg senza giungere a risultati. In seguito andò in pellegrinaggio a Gerusalemme e ricevette l'onorificenza di Cavaliere del Santo Sepolcro ma fu anche censurato da Papa Clemente VI per esserci andato senza la previa delibera papale. I finanzieri di Valdemaro IV furono il Casato di Wttelsbach, infatti dal 1349 al 1354 prese parte al loro fianco a diverse campagne nel Sacro Romano Impero. Valdemaro IV iniziò recuperando la Zelanda, grazie alla consegna da parte del vescovo di Roskilde di Copenaghen, fornendo una base sicura da cui raccogliere le tasse sul commercio. Fu il primo re danese a governare Copenaghen. Valdemaro IV fu in grado di conquistare o acquistare altri castelli e fortezze fino alla ritirata degli Holstein dall'isola a seguito della presa armata di Kalundborg e del Castello di Søborg. Nel 1349 Valdemaro IV controllava la Zelanda, gran parte dello Jütland e della Fionia. In accordo col Papa d'Avignone poté straordinariamente ottenere il pieno controllo della presidenza episcopale danese. Cercò di occupare gli uffici vacanti nella Chiesa con persone leali e di aumentare le entrate, soprattutto attraverso una rigorosa politica fiscale. Quando morì, quasi tutte le sedi vescovili erano capitanate da seguaci di Valdemaro IV. Nel 1349 la figlia Caterina morirà ancora bambina, come il fratello Valdemaro nel 1350.
La conquista fruttuosa del Gotland assieme all'aumento del tributo per la pesca delle aringhe nell'Øresund gli attirò l'ostilità di una potente lega nel 1367, la Confederazione di Colonia, costituita dalla Lega Anseatica con diversi principi del Sacro Romano Impero, il duca Alberto II di Meclemburgo, il Holstein, il duca Enrico di Schleswig e il re di Svezia; con l'obbiettivo di ristabilire i vecchi privilegi persi sulla Danimarca e il controllo commerciale nell'Øresund. La prima guerra tra la Lega Anseatica e la Danimarca si focalizzò sul dominio politico e commerciale della Scania, impresa che fu fallimentare per la prima fazione perché Valdemaro IV riuscì a mantenere il proprio potere sulla regione. La seconda guerra tra la Lega Anseatica e la Danimarca tra il 1368 e il 1370 fu invece una sconfitta per Valdemaro IV a causa della strategia avversaria consistente in un largo blocco navale al fine di giungere presto a stipulare una pace vantaggiosa per la Confederazione di Colonia. L'aristocrazia dello Jütland si rivoltò contro Valdemaro IV e lo costrinse ad andare nel Sacro Romano Impero per cercare nuovi alleati. Durante la sua assenza nel regno il governo era tenuto da un consiglio tenuto dal seguace del re danese Henning Podebusk. Nel frattempo Alberto II e gli Holstein progettavano una spartizione della Danimarca: ad Alberto II la Zelanda, Møn e Falster; al figlio Alberto III di Meclemburgo la Scania e il Gotland; e agli Holstein lo Jütland la Fionia e l'isola di Langeland. Alberto II affidò le proprie campagne a pirati, dal momento che non possedeva abbastanza forze. Nel 1370 morì la figlia Ingeborg. Lo stesso anno la Lega Anseatica, sotto la guida di Lubecca, raggiunse con Henning Podebusk la Pace di Stralsunda nel 1370, assicurava alla prima la supremazia economica e politica nell’Europa Settentrionale, con la consegna per 15 anni delle fortezze di Helsingborg, Malmö e Falsterbo; la dogana danese era al botteghino della Lega Anseatica. Inoltre l'elezione del re danese necessitava ora il consenso della Lega Anseatica. Alberto II fu escluso dalla Pace di Stralsunda, così stipulò nel 1371 un accordo particolare che stabiliva che alla morte di Valdemaro IV sarebbe subentrato alla reggenza del regno Alberto III.
Morte
Nel 1371 Valdemaro IV tornò dal Sacro Romano Impero : contrariato per le decisioni prese in sua assenza, cercò di rimettere in assetto il suo paese, progettando l'ottenimento dello Schleswig. Morì nel 1375 a Nord della Zelanda, nel Castello di Gurre.
La leggenda dell'Oldemorstoft testimonia un attentato fallito verso Valdemaro IV avvenuto per mezzo di un'arma da fuoco.
Un'altra leggenda narra che Valdemaro IV avesse un'amante, Tove, che fu assassinata dalla regina. Originariamente però la leggenda era attribuita all'antenato Valdemaro I Il Grande di Danimarca.
Discendenza
Dal matrimonio con Edvige di Schleswig ebbe sei figli:
Alcuni indicavano anche un figlio illegittimo, Erik Sjællandsfar, sepolto nella cattedrale di Roskilde con una corona. Tuttavia, altre prove sostengono che fosse figlio del re Eric VI di Danimarca.
^Alberto I di Sassonia sposò prima Agnese d'Austria e poi, dopo la morte di quest'ultima, Agnese di Turingia. Non è certo quale delle due fosse la madre di Brigitta di Sassonia.