Wilhelmstraße, Friedrichstraße, Glinkastraße, Schadowstraße, Neustädtische Kirchstraße, Pariser Platz, Schlossbrücke, Charlottenstraße, Universitätsstraße, Am Zeughaus, Hinter dem Gießhaus, Schinkelplatz, Oberwallstraße e Bebelplatz
Il tratto est, compreso fra Glinkastraße e Schloßplatz, è parte delle strade federali B 2 e B 5.
Il traffico automobilistico scorre ai lati della carreggiata centrale.
Storia
Un viale di tigli, esteso dal castello fino alla porta della città, venne piantato nel 1647 da Federico Guglielmo I di Brandeburgo, il "Grande Elettore", che voleva cavalcare fino al parco di caccia del Tiergarten circondato da un appropriato splendore barocco. Questo tratto divenne la più grande e famosa strada di Berlino. Il viale fu ampliato nel 1701 sotto il regno di Federico I divenendo uno dei più importanti assi est-ovest della città. Da allora il viale ha cambiato più volte fisionomia anche grazie alla diversa disposizione dei tigli (su sei file a inizio Ottocento, su 4 alla fine dello stesso secolo).
Nel 1935 alcuni dei tigli vennero abbattuti per rendere possibile la costruzione del tratto sotterraneo della S-Bahn; un abbattimento di tutti i tigli del viale risulta solo in opere letterarie. L'Unter den Linden divenne parte dell'asse est-ovest che conduceva all'Olympiastadion, completato per l'Olimpiade del 1936 e destinato ad essere il primo tassello del ridisegno di Berlino nella nuova Welthauptstadt Germania secondo i progetti di Albert Speer.
Nel dopoguerra vi furono costruiti molti edifici governativi e rappresentativi della Repubblica Democratica Tedesca, oltre a sedi di ambasciate.
Edifici notevoli
Sul lato sinistro:
al n. 1 l'Alte Kommandantur, edificato originalmente nel XVII secolo, ricostruito in stile neorinascimentale attorno al 1873, pesantemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale, demolito per far posto al Ministero degli affari esteri, a sua volta demolito nel 1995, e ricostruito nelle sue forme tardo ottocentesche. Inaugurato nel novembre 2003, attualmente è occupato dalla Bertelsmann[1];
al n. 11 il Gouverneurshaus, costruito dal 1963 al 1964 su progetto di Fritz Meinhardt riutilizzando elementi del distrutto Niederländisches Palais[5];
ai nn. 63-65 l’edificio dell’ambasciata russa, costruito dal 1950 al 1953 su progetto di A. Stryshewski, Lebendinskij, Sichert e Friedrich Skuijn[10] L'ambasciata occupa il sito del distrutto Hotel Bristol;
al n. 10 un edificio commerciale, costruito dal 1865 al 1867 come albergo, e ristrutturato dal 1911 al 1912 su progetto di Kurt Berndt e A.F.M. Lange[15];
ai nn. 26-40 un gruppo di edifici commerciali (oggi sede degli studi televisivi ZDF, costruiti dal 1910 al 1911 su progetto di Kurt Berndt e A.F.M. Lange[6];
^(DE) Gerwin Zohlen, Lindencorso, in Christina Haberlik e Gerwin Zohlen (a cura di), Ein Stadtführer zur Architektur des neuen Berlin, Berlino, Nicolaische Verlagsbuchhandlung, 2002, pp. 82-83, ISBN3-87584-275-8.
^(DE) Gerwin Zohlen, Hotel Adlon, in Christina Haberlik e Gerwin Zohlen (a cura di), Ein Stadtführer zur Architektur des neuen Berlin, Berlino, Nicolaische Verlagsbuchhandlung, 2002, pp. 98-99, ISBN3-87584-275-8.
^(DE) Christina Haberlik, Palais am Pariser Platz, in Christina Haberlik e Gerwin Zohlen (a cura di), Ein Stadtführer zur Architektur des neuen Berlin, Berlino, Nicolaische Verlagsbuchhandlung, 2002, pp. 96-97, ISBN3-87584-275-8.
Bibliografia
(DE) Joachim Schulz e Werner Gräbner, Berlin. Architektur von Pankow bis Köpenick, 1ª ed., Berlino, VEB Verlag für Bauwesen, 1987, ISBN3-345-00145-4.