L'Unione evangelica (in tedescoProtestantische Union) fu una coalizione di stati tedeschiprotestanti fondata nel 1608 per difendere le terre e le genti di quegli Stati.
In risposta a questa alleanza venne creata nell'anno successivo la Lega cattolica, sotto la guida di Massimiliano I di Baviera. L'Unione evangelica era inizialmente debole per la mancata partecipazione dell'Elettorato di Sassonia e per i conflitti interni fra i membri luterani e calvinisti.
Quando Federico V, successore di Federico IV, accettò la corona di Boemia nel 1619 in opposizione all'imperatore Ferdinando II, l'Unione firmò l'anno seguente il Trattato di Ulma (1620), con cui negava l'appoggio a Federico. Nel gennaio del 1621 Ferdinando II impose il Reichsacht, il bando imperiale, a Federico V e diede il suo elettorato e parte del territorio del Palatinato a Massimiliano. L'Unione evangelica si radunò ad Heilbronn nel febbraio dello stesso anno, biasimando aspramente l'azione intrapresa dall'imperatore. Ma questi non solo ignorò le proteste della Lega, ma ordinò anche di sciogliere l'alleanza evangelica. Nel maggio 1621 i membri dell'Unione acconsentirono alle richieste di Ferdinando con gli Accordi di Mainz; il 24 maggio l'Unione evangelica si sciolse ufficialmente.