L'unione di comuni Terre del Mare e del Sole comprende 7 comuni italiani ubicati in provincia di Taranto e conta 49 341 abitanti. L'unione comprende tutti i comuni rivieraschi (bagnati dal mar Jonio del golfo di Taranto) della parte est della provincia (Leporano, Pulsano, Lizzano, Torricella, Maruggio) tranne Manduria. Inoltre, comprende altri 2 comuni, sempre della parte est della provincia, non rivieraschi (Fragagnano e Avetrana). I comuni appartenenti all'unione sono tutti in Salento, il più popoloso tra loro è Pulsano con i suoi 11 159 abitanti (più di un quinto del totale degli abitanti dell'ente) mentre il meno popoloso è Torricella con i suoi 4 111 abitanti.
Comuni appartenenti all'unione
Di seguito i dati dei sette comuni che appartengono all'Unione.[1]
Nel 2001 i comuni di Pulsano, Leporano, Lizzano, Torricella e Maruggio iniziarono a cooperare proponendo interventi di riqualificazione ambientale. Successivamente, a Fragagnano, ampliando la cooperazione con quest'ultimo, nacque l'Unione di Terre del Mare e del Sole alla quale si unì poi anche il comune di Avetrana.
Questa Unione di comuni è nata, stando allo statuto [2], per promuovere e concorrere allo sviluppo socio-economico del territorio, favorendo la partecipazione dell'iniziativa economica dei soggetti pubblici e privati, alla realizzazione di strutture di interesse generale compatibile con le risorse ambientali. Per questo promuove, tra l'altro, l'equilibrato assetto del territorio nel rispetto e nella salvaguardia dell'ambiente e della salute dei cittadini. Valorizza inoltre il patrimonio storico ed artistico delle città e le loro tradizioni culturali.
Tutto questo nel tentativo di favorire la qualità della vita della popolazione per meglio rispondere alle esigenze occorrenti
al completo sviluppo della persona.
I comuni firmatari si impegnano inoltre a:
armonizzare l'esercizio delle funzioni e dei servizi con le esigenze dei cittadini, assicurando un uso equo delle risorse;
esercitare un'efficace influenza sugli organismi sovracomunali che gestiscono servizi;
gestire ed ampliare il numero delle funzioni e dei servizi rispetto a quelli prima gestiti dai singoli Comuni, assicurandone l'efficienza e la maggiore economicità a vantaggio della collettività.