Nel 1987 Udo Dirkschneider è all'apice del successo con gli Accept, gruppo heavy metal teutonico che egli stesso aveva contribuito a formare, ma siccome i rapporti tra i membri non sono dei migliori, il cantante decide di abbandonarli e formare un'altra propria band appunto, gli U.D.O. La band esordisce nello stesso anno con l'album Animal House, probabilmente uno dei migliori album della band. L'album ha un buon successo e lo stile è quello dei classici Accept, ma già nel successivo, Mean Machine, la formazione risulta cambiata, con stabili solo il frontman e il virtuoso chitarristaMathias Dieth.
Il loro quarto album Timebomb però risulta ancora meglio dei precedenti, essendo più violento, tecnico e veloce, assomigliando molto all'album dei Judas PriestPainkiller.
Nei successivi cinque anni però, Udo torna insieme agli Accept pubblicando con loro altri tre album prima del loro temporaneo scioglimento, avvenuto nel 1996. Riforma quindi gli U.D.O., e stavolta come chitarrista c'è Stefan Kaufmann, oltre ad altri due membri nuovi. Nel 1997 viene pubblicato Solid, disco che contiene la nota Independence Day.
Nei successivi anni escono anche Thunderball e Mission No. X, ma è con Mastercutor del 2007 che la band ritorna all'apice del successo, anche molto commerciale stavolta, tanto che nel 2008 viene pubblicato Mastercutor Alive, disco dal vivo che celebra l'album ma anche le altre hit degli U.D.O. e degli Accept.
Il 4 maggio 2012 è uscita la raccolta celebrativa dei 25 anni di attività della band, contenente rarità e materiale inedito, Celebrator - Rare Tracks.
Nel settembre dello stesso anno, Stefan Kaufmann ha deciso di lasciare la band per non meglio specificate ragioni di salute[2], sostituito dal giovane Audrey Smirnov[3]