Il commissario tecnicoPierre Berbizier convocò un gruppo preliminare di 22 Azzurri per la tournée estiva, tra i quali spiccò il nome dell'italo-franceseBortolussi[2]. La nazionale si radunò il 1º giugno a Roma con assenti: Galon, Staibano, Barbieri, Mauro e Mirco Bergamasco, Parisse, Pez e Andrea Lo Cicero (impegnato coi Barbarians), che si unirono al gruppo solo in un secondo momento[1][3]. L'Italia partì il 4 giugno alla volta del Giappone con due sostituzioni dell'ultimo minuto: gli infortunati Galon e Festuccia[4] vennero rimpiazzati da Peens e Ghiraldini[1]. Capitano della spedizione azzurra fu Marco Bortolami che[3], tuttavia, vestì i gradi solo nella prima delle due partite; nella seconda, indisponibile, a guidare in campo la squadra fu Mirco Bergamasco, al suo esordio da capitano[5].
Nel primo test match al Principe Chichibu di Tokyo l'Italia fu nettamente superiore: gli Azzurri si imposero con sette mete contro nessuna dei giapponesi per un totale di 52-6[6][7]; la vittoria permise alla nazionale italiana di risalire all'11º posto nel ranking IRB scavalcando proprio le Figi[8].
Una settimana più tardi, nel secondo test ufficiale al Churchill Park di Lautoka, invece, un'Italia distratta nel primo tempo concesse quattro mete alle Figi[9][10]; solo nella ripresa l'équipe di Berbizier ebbe una reazione d'orgoglio, ma i figiani, che avevano chiuso il primo tempo avanti 29-8, tennero il risultato e vinsero 29-18[9].