The Addams Family Fun-House è stato un programma televisivo trasmesso a partire dall'agosto 1973 e, in replica, fino al settembre 1974, in syndication su diversi canali televisivi statunitensi.[1][2][3][4] Si trattava di un varietà comprensivo di numeri musicali e scenette comiche, che vedeva protagonista la famiglia Addams creata da Charles Addams.[1]
Produzione
Il programma, scritto da Jack Riley e Liz Torres, venne prodotto dall'emittente statunitense ABC nel tardo 1972, con il sostegno di Viacom Enterprises, che ricevette fondi da 42 diverse emittenti televisive.[5] Tuttavia il pilota non ottenne sufficienti aiuti per venire lanciato come programma regolare e venne così trasmesso come speciale tra il 1972 e il 1974 dalle emittenti che lo finanziarono.[2][3][4][5]
Nel cast compaiono anche Butch Patrick, già nella parte di Eddie Munster nella serie televisiva CBS degli anni sessanta, rivale di quella degli Addams, I mostri (The Munsters), e Felix Silla, primo e più noto interprete del Cugino Itt nella serie televisiva degli anni sessanta, che qui, unico del cast originale, riprende la medesima parte.[6]
Contenuto
I componenti della famiglia Addams, capeggiati da Jack Riley e Liz Torres, rispettivamente nei panni di Gomez e Morticia Addams, conducevano il programma musicale condito di numeri musicali e sketch comici che vedevano protagonisti gli ospiti del programma, nel pilota l'ospite era Jim Nabors.[1]
Cast
Note
- ^ a b c Vincent Terrace, 2014, p. 4.
- ^ a b (EN) Tuesday's Television (PDF), in The Times Record, 25 dicembre 1973. URL consultato il 3 maggio 2019.
- ^ a b (EN) Saturday (PDF), in Schenectady Gazette, 30 marzo 1974. URL consultato il 3 maggio 2019.
- ^ a b (EN) Saturday Television (PDF), in Westchester Weekend, 6 settembre 1974. URL consultato il 3 maggio 2019.
- ^ a b (EN) Close Circuit (PDF), in Broadcasting, 23 aprile 1973, p. 5. URL consultato il 3 maggio 2019.
- ^ (EN) The Addams Family Fun-House, su Memorable TV. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2012).
Bibliografia
Collegamenti esterni