Tasciovano è conosciuto solo da evidenze numismatiche. Sembra essere salito sul trono dei Catuvellauni attorno al 20 a.C. e aver regnato dalla città di Verulamium (St Albans). Per un breve periodo (ca. 15-10 a.C. emise monete da Camulodunum (Colchester), avendo forse soppiantato Addedomaro dei trinovanti. Dopodiché, per un periodo, emise monete da Verulamium recanti il titolo di Ricon, che in brittonico significa "grande/re divino". Alcune di queste monete portano nomi abbreviati, come "DIAS", "SEGO" e "ANDOCO", che vengono generalmente considerate come attestazioni di nomi di co-reggenti o sovrani clienti.
Morì attorno al 9 d.C. e a lui successe il figlio Cunobelino, che dapprima regnò da Camulodunum. Un suo altro figlio, Epaticco, allargò i suoi possedimenti verso ovest, a danno degli atrebati.[1]
Tradizioni medievali
Una genealogia conservata nel manoscrittogallesemedievaleHarleian 3859 riporta "Caratauc map Cinbelin map Teuhant", che equivale a "Carataco, figlio di Cunobelino, figlio di Tasciovano": questa mette dunque in corretto ordine tre figure storiche, nonostante l'errato contesto e il fatto che il cambiamento linguistico suggerisca una lungra tradizione orale. La genealogia contiene poi una sequenza di imperatori romani e due figure della mitologia gallese, Guidgen (Gwydion) e Lou (Lleu).[2]
Nelle versioni gallesi della Historia di Goffredo, il suo nome appare come Teneufan o come Trahayant.[4]
Note
^Philip de Jersey (1996), Celtic Coinage in Britain, Shire Archaeology; John Creighton (2000), Coins and power in Late Iron Age Britain, Cambridge University Press
^Harleian Genealogies 16;
Gli eredi di Carataco, su geocities.com (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2006). - Cunobelino e i suoi parenti nelle genealogie medievali gallesi