Siracusa è assediata dagli arabi di Solamiro e al suo interno infuria la guerra civile fra la famiglia di Argiro e quella di Orbassano, I due decidono di giungere a un patto per far fronte al nemico comune, seppellendo così l'ascia di guerra, a patto però che ad Orbassano vada in sposa la figlia di Argiro, Adelaide, che ama però Tancredi, esule da Siracusa. Tancredi, raggiunto da un foglio dell'amata, ritorna in patria e cerca di ricongiungersi con Adelaide, ma lo ostacola il perfido Orbassano, nemico atavico anche della famiglia di Tancredi. Orbassano, trovato il messaggio di Adelaide, privo di destinatario, crede sia rivolto a Solamiro e fa quindi arrestare la donna, per alto tradimento. Tancredi si palesa per difendere l'amata e sconfigge Orbassano in duello, senza tuttavia ucciderlo; convinto poi del tradimento di Adelaide si precipita a cercare la morte combattendo contro i turchi. Nel finale l'innocenza di Adelaide viene palesata, Tancredi si salva e l'opera si conclude nel giubilo generale. Orbassano, riconoscendo il valore del rivale, rinuncia a sposare Adelaide e la riconsegna a Tancredi.
Differenze con il Tancredi di Rossini
Le due trame sono perlopiù simili ed entrambe vicine alla tragedia originale di Voltaire. Nell'opera di Pavesi l'azione è molto più condensata e viene dato più peso al personaggio di Orbassano (in Rossini: Orbazzano), relegando Argiro (in Rossini: Argirio) ad un ruolo di secondo piano. Viene inoltre aggiunto il personaggio di Loredano, già presente nella tragedia originale, e vengono inseriti con i loro nomi originali di Fania e Aldemone i personaggi rossiniani di Isaura e Roggiero, confidenti rispettivamente di Adelaide (in Rossini: Amenaide) e di Tancredi. Nel Tancredi di Pavesi, inoltre, il protagonista è interpretato da un tenore e non da un contralto en travesti, anche se nel libretto della prima rappresentazione è indicato un contralto come possibile sostituto per il tenore. I due libretti, inoltre, di Romanelli e Rossi, differiscono parzialmente nel finale.
Brani
Sinfonia
Atto I
Introduzione Spezzato un dì l'antico (Argiro, Loredano, Coro, Orbassano)
Duettino Il genitor mi chiama (Adelaide, Orbassano)
Aria Mentre i miei sensi aggrava (Argiro)
Coro e Cavatina Qual guerriero a noi s'avanza Terra ingrata, ov'io le prime (Tancredi)
Duetto Adelaide ad altra face (Tancredi, Orbassano)
Aria Tu, lo vedi, ai nostri voti (Adelaide)
Aria Sì; decisa, e non rammenti (Orbassano, Coro)
Terzettino Padre... vorrei... non oso... (Adelaide, Tancredi, Argiro)
Finale I Tu lo vergasti... / Oh sorte! (Argiro, Adelaide, Tancredi, Orbassano, Loredano, Aldemone, Fania, Coro)
Atto II
Introduzione seconda Tremar non dee, né piangere (Coro)
Duetto D'un'anima infedele (Orbassano, Adelaide)
Aria So che pietà non merta (Argiro)
Coro e Aria Qual fior dal vomere Tu signor, che i strali accendi (Tancredi)
Terzetto Se al tuo coraggio ignota (Orbassano, Argiro, Adelaide)
Aria Fra tutti i spasimi (Fania)
Duetto Dunque così Tancredi (Adelaide, Tancredi)
Aria Fier nemico, io l'oltraggiai (Orbassano)
Coro e Aria Dell'armi nostre, è vero Ah! che in faccia al rio destino (Adelaide, [Argirio, Aldemone], Coro)
Finale II La vittoria è sempre al fianco (Coro, Orbassano, Adelaide, Tancredi, Argiro, Fania, Loredano, Aldemone)