La Taça das Nações (in spagnoloCopa de las Naciones, in ingleseNations' Cup, letteralmente Coppa delle Nazioni), anche detta Copa Euroamericana e Piccola Coppa del Mondo[1], fu un torneo internazionale di calcio organizzato dalla Confederação Brasileira de Desportos per celebrare il cinquantesimo anniversario della propria fondazione e tenutosi dal 30 maggio al 7 giugno 1964.
Il Brasile, all'epoca campione del mondo ininterrottamente dal 1958, presentava un organico completo dei propri elementi di maggior valore, in primis Jairzinho, Pelé e Vavá.
L'Inghilterra fino a quel momento aveva partecipato al mondiale per quattro volte e aveva ottenuto risultati alterni, ma avrebbe ospitato il mondiale successivo ed era in cerca di conferme circa il proprio valore e le proprie reali possibilità di vittoria.
Il CTRamsey convocò nomi di primo piano come Bobby Moore, Bobby Charlton e Jimmy Greaves.
Ramsey approfittò inoltre della manifestazione per fare alcuni esperimenti convocando elementi che non avevano avuto occasione di mettersi in mostra in precedenza, tra i quali Johnny Byrne, Tony Waiters e Gordon Milne.
L'Argentina, che pur disponeva di una rosa competitiva e vantava ottimi singoli - quali Antonio Rattín, Alfredo Rojas e José Varacka - viveva in realtà un periodo piuttosto controverso: la Selección era indubbiamente una delle più forti del Sud America (fino ad allora aveva partecipato a quasi tutte le edizioni del Campeonato Sudamericano de Football e l'aveva vinto 12 volte), tuttavia a livello intercontinentale i risultati faticavano ad arrivare. Infatti l'unico risultato rilevante ai Mondiali era stato il secondo posto conquistato nel 1930, mentre alle Olimpiadi avevano conquistato un argento nel 1928.
Va fatto però notare come gli scarsi risultati ottenuti dall'albiceleste in campo mondiale erano, in parte, dovuti ad una normativa dell'AFA che obbligava i vari commissari tecnici a convocare i soli calciatori argentini che militavano nel campionato nazionale: questo per l'Argentina rappresentava un grosso handicap dal momento che molti dei suoi migliori interpreti giocavano in Europa.
Il Portogallo infine sembrava essere la compagine più debole. In effetti, fino al quel momento, la nazionale lusitana aveva partecipato ad un solo torneo internazionale, ovvero i Giochi olimpici di Amsterdam 1928 nel corso dei quali aveva raggiunto i quarti di finale; eppure all'epoca il calcio portoghese era in forte crescita e gli iberici schieravano diversi calciatori affermati ai massimi livelli, tra i quali Mário Coluna, Eusébio, José Augusto e António Simões, che rappresentavano i quattro quinti dell'attacco del Benfica due volte campione d'Europa.
La competizione venne vinta dall'Argentina che, grazie a una serie di ottime prestazioni, terminò il torneo vincendo tutte e tre gli incontri e senza subire gol. La vittoria di questo trofeo ebbe grande risonanza mediatica in patria tanto è vero che ancora oggi la Taça das Nações viene identificata come "Il primo grande titolo argentino"[2][3]. Il principale motivo del clamore stava nel fatto che la Taça das Nações è stato il primo trofeo vinto dalla Selección al quale avessero partecipato anche nazionali non sudamericane e pertanto rappresentò una svolta nel calcio argentino; svolta che venne confermata due anni più tardi ai mondiali inglesi: l'Argentina raggiunse i quarti di finale e per la prima volta dopo 36 anni riuscì a superare il primo turno dei mondiali.
^(ES) Mirá, mirá, mirá, sacale una foto, su puntal.com.ar, 6 giugno 2013. URL consultato il 28 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2015).
^abA causa della mancanza di fonti non è stato possibile ricostruire l'intera lista dei convocati, vengono per cui elencati i soli calciatori che nel corso del torneo hanno disputato almeno una partita.