La stazione fu attivata il 20 ottobre 1859, all'apertura della linea Alessandria–Piacenza; fino all'apertura del tratto fino al ponte sul fiume Trebbia, il 20 novembre successivo, la stazione svolse la funzione di capolinea dell'infrastruttura[1].
Nel 1883 la stazione era interessata da un flusso annuo di circa 3 000 passeggeri[2].
Nel 2021 la stazione venne dotata di un sovrappasso per permettere l'accesso al secondo binario senza l'attraversamento dei binari[3]. Nello stesso anno la stazione diventa impresenziata[4].
Strutture e impianti
La stazione è fornita di un fabbricato viaggiatori a 2 piani, risalente all'epoca dell'apertura della linea, ma in seguito pesantemente rimaneggiato. Tutti i locali dell'edificio sono ceduti in comodato d'uso al comune di Rottofreno con l'eccezione della sala d'attesa e di un ambiente ad uso del personale operante presso lo scalo.[5]
Sono presenti 2 binari per il servizio passeggeri[6], serviti da 2 marciapiedi laterali collegati da un sovrappasso che nel 2021 ha sostituito la precedente passerella a raso[3].
In passato era presente un piccolo scalo merci, fornito di un magazzino merci, in seguito demolito.
Nei pressi della stazione sono presenti alcuni binari di servizio[7] e un raccordo con lo stabilimento Sitav che si occupa di assemblaggio e revamping di convogli ferrotranviari[8].
^Manufacturing, su sitav.eu. URL consultato il 13 aprile 2021.
^ab[Quadro 142] Alessandria-Voghera-Piacenza (PDF), su trenord-europe-trenord-endpoint-prd.azureedge.net. URL consultato il 13 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2021).