L'impianto entrò in servizio l'8 luglio 1907, all'apertura al pubblico del tronco ferroviario da Iseo a Pisogne[2].
Per i primi giorni la stazione fu servita dalla relazione Iseo-Pisogne[2], gestita dalla Società Nazionale Ferrovie e Tramvie (SNFT) che aveva costruito la linea ferroviaria[2]. Dal 13 agosto 1907 fu servita dalla relazione Brescia-Pisogne gestita dalle Ferrovie dello Stato (FS) per conto della SNFT[3] fino al 1º novembre dello stesso anno, quando la società romana iniziò l'esercizio diretto del servizio ferroviario[4]. Il capolinea settentrionale della linea fu poi esteso a Breno alla fine dell'anno e, infine, a Edolo, nel 1909[5].
Strutture e impianti
La stazione dispone di un fabbricato viaggiatori dello stesso stile delle stazioni secondarie della SNFT[6].
Il piazzale è composto da due binari: il primo è quello di corsa della linea ferroviaria, mentre il secondo è di raddoppio, lungo 169 m[7]. Entrambi sono serviti da due banchine: quella a servizio del primo binario è lunga 100 m, mentre quella del secondo è lunga 95 m. Entrambe le banchine sono collegate fra loro da un attraversamento a raso[1].
A sud del fabbricato viaggiatori è presente un binario tronco, lungo 70 m, a servizio del dismesso scalo merci il quale è composto da un magazzino e da un piano caricatore[8].
^Sulla Brescia-Pisogne, in La Provincia di Brescia, 13 agosto 1907, p. 3. Da Brescia a Pisogne e Cividate, in La Sentinella Bresciana, 15 agosto 1907, p. 3.
^Importanti notizie ferroviarie, in La Sentinella Bresciana, 27 ottobre 1907, p. 2.
Antonio Burlotti, Stazioni e fermate della linea ferroviaria Brescia/Iseo/Edolo, in Mauro Pennacchio, La meccanica viabilità - La ferrovia nella storia del lago d'Iseo e della Vallecamonica, Marone, Circolo culturale Guglielmo Ghislandi - Fdp Editore, 2006, ISBN88-902714-0-X.
Mauro Pennacchio, La meccanica viabilità. La ferrovia nella storia del lago d'Iseo e della Vallecamonica, Marone, Circolo culturale Guglielmo Ghislandi/Fdp Editore, 2006, ISBN88-902714-0-X.