Venne eletto nel 1784 come deputato di Bracław alla Sejm dei quattro anni (Sejm Czteroletni, 1788-1792), impegnandosi a difendere i diritti dell'alta aristocrazia, ma sostenne anche le riforme culturali e illuministe che proclamava il re.
Fu condannato a morte in contumacia durante la rivolta di Kościuszko ed il suo ritratto fu appeso come gesto simbolico di impiccagione nella piazza del mercato di Varsavia.
Prestò servizio nell'esercito russo come generale di fanteria e il suo ritratto e le sue insegne furono omaggiate ed esposte in una piazza di Varsavia.
Massone, fu Gran Maestro del Grande Oriente di Polonia dal 1785 al 1789[1].
Matrimoni
Primo matrimonio
Sposò in segreto e contro il volere dei genitori Gertrude Komarovskaja (?-1771) il 26 dicembre 1770; non ebbero figli.
Secondo matrimonio
Sposò, il 1º dicembre 1774, Josephine Amalia Mnishek (1752-1798), figlia del generale August Jerzy Mnishek. Ebbero undici figli:
Pelagia Rose (1775-1846): sposò in prime nozze il principe Franciszek Sapieha e in seconde nozze il principe Pavel Sapieha;
Felix Jerzy (1776-1809);
Louise Sof'ja (1779-1850): sposò Jozef Kossakowski;
Victoria (1780-1826): sposò in prime nozze l'aristocratico francese Louis Antoine de Choiseul-Octavius Gufe e in seconde nozze il generale russo Aleksej Nikolaevič Bachmetev;
Rose (1780-1862): sposò in prime nozze il generale Anton Potocki e in seconde nozze il conte Władysław Grzegorz Branicki;
Constance (1781-1852): sposò in prime nozze il conte Jan Potocki e in seconde nozze il conte Edward Raczynski;