Collaborò con il vescovo Stanisław Hozjusz per quanto riguarda le iniziative intraprese nell'ambito della Controriforma in risposta alla Riforma in Polonia.
Fu il primo vescovo polacco a fondare nel 1569 il primo seminario teologico del Commonwealth polacco-lituano a Włocławek, mettendo in atto le disposizioni del Concilio di Trento.
Fu un difensore vigoroso del cattolicesimo contro l'influenza dei protestanti: nel 1570 sviluppò un piano per la lotta della Chiesa cattolica con i dissidenti, prevedendo infine una maledizione papale sul re.
Nel 1573 pubblicò il trattato De modo et origine elettorale modo, che di fatto definì il metodo di selezione dei futuri governanti della Repubblica. Sempre nello stesso anno confermò l'elezione di Enrico III di Francia a re di Polonia.
A causa del ritiro del primate Jakub Uchański, nel 1576 assunse effettivamente le funzioni di interrex, incoronando Stefano I Báthory nella cattedrale di Wawel il 1º maggio.
Dopo la morte di Stefano Báthory ricoprì l'incarico di interrex e il 19 agosto 1587 proclamò re Sigismondo III e lo incoronò il 27 dicembre dello stesso anno nella cattedrale di Wawel.
Nel 1593 pubblicò De primatu senatorio Regni Poloniae, con la quale si stabilì la posizione del primate come primo senatore dello stato. Durante l'assenza di Sigismondo III esercitò di fatto il governatorato come prorex nel paese.
Morì l'8 giugno 1603 a Łowicz e fu sepolto nella chiesa dei santi Adalberto e Stanisło a Kalisz, mentre nel 1798 le sue spoglie furono trasferite nella collegiata basilica dell'Assunzione della Beata Vergine Maria, dove riposano ancora oggi.