Lo stadio Città dello sport Camille Chamoun (in araboملعب مدينة كميل شمعون الرياضية?, in francese: Stade Cité sportive Camille-Chamoun) è uno stadio multiuso di 49 500 posti situato a Beirut, capitale del Libano.
Sorge nel quartiere Bir Hassan ed è il più grande stadio libanese. Usato principalmente per il calcio, ospita le partite della nazionale libanese, ma è impiegato spesso anche per l'atletica leggera[1].
Storia
I lavori di costruzione dello stadio iniziarono nel 1954 su impulso dell'imprenditore e architetto Mohamad Raad[2] e del Ministero libanese per la Gioventù e le Belle arti, sotto la presidenza di Camille Chamoun, a cui fu intitolato. L'impianto fu completato nel 1957. La prima partita che si disputò nello stadio vide affrontarsi il Libano e la squadra rumena dell'Energia Flacara Ploiești e fu vinta dal Libano per 1-0 con gol di Joseph Abou Murad[1]. Andò completamente distrutto durante la guerra del Libano del 1982, quando l'aviazione israeliana lo prese di mira, bombardandolo come fosse un obiettivo militare[2].
Per volere del primo ministro libanese Rafic Hariri e del Consiglio per lo sviluppo e la ricostruzione (CDR), alla fine degli anni '90 fu avviato un progetto di ricostruzione dello stadio, al fine di farne uno degli impianti principali dove ospitare la Coppa d'Asia 2000, in programma nel paese dei cedri. La ricostruzione, volta a edificare un moderno Colosseo[2], fu finanziata in buona parte da Arabia Saudita e Kuwait, che vi contribuirono rispettivamente con 20 e 5 milioni di dollari statunitensi. Gli altri 75 milioni di dollari statunitensi furono investiti dal governo del Libano.
Progettato da Laceco Architects & Engineers, lo stadio occupa 50.000 metri quadrati di superficie, di cui 77000 coperti, e 7 km di recinzione. Alle autorità presidenziali sono riservati 37 posti, protetti da vetri antiproiettile. Vicino allo stadio sorge un parcheggio di 600 metri quadrati, cui si aggiungono altri 20.000 metri quadrati immediatamente fuori dallo stadio. La struttura fu progettata con criteri antisismici ed è in grado di resistere a terremoti di magnitudo pari a 8,6 gradi della scala Richter. Sotto le tribune furono edificati uffici amministrativi, un complesso per il comitato olimpico libanese e varie federazioni sportive, oltre a sale stampa ultra-moderne, ambulatori per gestire le emergenze sanitarie dei calciatori e degli spettatori e parcheggi per le ambulanze e autopompe[3]. A nord dello stadio fu edificato inoltre un palazzetto capace di contenere 3.300 spettatori, usato per gli incontri di pallacanestro, pallavolo e ginnastica.
Kvarner, l'azienda che si occupò della ricostruzione dell'impianto, si avvalse del contributo di 25 ingegneri britannici e 115 ingegneri libanesi, oltre che di 850 lavoratori libanesi e arabi.
^(EN) Camille Chamoun Sports City, su web.archive.org, 30 maggio 2015. URL consultato il 3 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2015).